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Il mistero dei Balletti di Nervi e di Roberto Bolle

Roberto Bolle

Previsti per l’estate 2019, la scorsa primavera erano stati annunciati dal sindaco Marco Bucci

“faremo un anno Euroflora, un anno i Balletti”. L’organizzazione per l’estate 2019 era prima dell’estate 2018, con il benestare del presidente del Municipio Levante, Francesco Carleo, dell’ex assessore Elisa Serafini, e l’organizzazione dell’area tecnica del Carlo Felice, quella culturale del Rotary club, composta da Tiziana Lazzari (vicepresidente di Palazzo Ducale), Enrico Montolivo e molti altri volti noti genovesi.
L’investimento richiesto sarebbe stato coperto da sponsor, biglietti, da proventi della tassa di soggiorno e da un probabile sostegno della Regione Liguria.
Nel febbraio 2019, erano uscite sulla stampa diverse indiscrezioni su un presunto accordo in attesa di firma con nientemeno che il primo ballerino Roberto Bolle. Da quel momento erano partite alcune richieste da parte di sponsor, principalmente legati al cibo (consorzi alimentari locali), allettati dalla possibile visibilità.
Sembra che, però, questi contatti non siano andati a buon fine o, addirittura, non ci siano mai stati. Fonti dal mondo della danza indicano che Bolle non abbia particolarmente gradito la pubblicazione del suo nome prima di un accordo. Sembra, addirittura, che non ci siano stati reali contatti con la star, ma solo con persone che si definiscano “vicine” al ballerino.
Dopo un sibillino “no comment” scucito dal Secolo XIX all’assessore Barbara Grosso in una recente intervista, rimane il mistero dei Balletti.

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