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Cappato e Serafini non vincono congresso +Europa

Elisa Serafini

L’ex assessore ultra liberale Elisa Serafini aveva annunciato alcune settimane fa il suo

appoggio alla candidatura a Segretario di Più Europa di Marco Cappato, attivista ed esponente dell’Associazione Luca Coscioni, alla quale la Serafini è vicina da molti anni. La candidatura “di servizio” nel listino del candidato non ha però sortito gli effetti desiderati.
Marco Cappato è stato battuto da Benedetto della Vedova, in un congresso che, però, si è portato dietro molte polemiche. Gli organi di stampa hanno riportato audio di telefonate e intercettazioni ambientali che riporterebbero episodi di voti organizzati e finanziariamente sostenuti dall’ala Tabacciana del partito, che ha sostenuto Benedetto Della Vedova (esponente prima del Partito Radicale, poi Forza Italia, PDL, FLI, Scelta Civica e infine PD), tanto da indurre Marco Cappato e l’altro sfidante, Alessandro Fusacchia, a proporre la presentazione di un esposto per chiarire la vicenda. Dopo la vittoria, il neo eletto segretario Benedetto Della Vedova ha dichiarato di non voler aderire al manifesto dell’ex ministro Calenda, di non essere interessato ad un’alleanza con il PD o con Forza Italia e di voler portare Più Europa ad occupare il posizionamento indipendente e liberale perduto da Forza Italia e dall’ala renziana e moderata del PD. Un’area elettorale vicina a quella che ha sostenuto Elisa Serafini alle elezioni comunali di Genova del 2017, che le fece raccogliere oltre 800 preferenze personali.
Serafini non sembra interessata ad elezioni, nonostante si parli da tempo di possibili future candidature in Europa o in Regione, è tornata alla sua professione di manager e consulente. Fu celebre la sua invettiva contro la politica di professione, il giorno delle sue dimissioni da assessore, ma si dichiara “impegnata - come sempre - a promuovere i valori della libertà, dove possibile, senza interesse per ruoli o incarichi”.
Sul profilo di Marco Cappato, Elisa Serafini ha scritto: “Marco sei un esempio di dignità, coerenza e coscienza. Stasera alcuni di noi andranno a letto tristi, ma con la coscienza a posto. Questo è quello che conta. Abbiamo rispettato le regole, l’etica, la competizione. Non so se altre persone potranno dire lo stesso. Un abbraccio e grazie per averci insegnato ancora una volta cosa vuol dire essere liberi.”

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