Ponte, un atto per prevenire infiltrazioni criminali
Il Prefetto di Genova Fiamma Spena e il Commissario Straordinario per la ricostruzione
del viadotto Polcevera, Marco Bucci, hanno sottoscritto nella mattinata odierna, presso l’Ufficio Territoriale del Governo, il Protocollo d’intesa per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione criminale nell’ambito delle attività di ricostruzione dell’infrastruttura in questione.
La stipula dell’atto pattizio, promossa dal Prefetto, si pone in linea con le previsioni di cui al Decreto del Ministro dell’Interno del 20 novembre 2018 il quale, in attuazione del decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 (c.d. Decreto Genova), convertito con modificazioni dalla legge 16 novembre 2018, n. 130, assegna al Prefetto di Genova la competenza esclusiva ad eseguire tutte le verifiche di cui al codice antimafia, qualunque sia la sede legale degli operatori economici e introduce speciali misure amministrative di semplificazione per il rilascio della documentazione antimafia, anche in deroga alle relative norme.
Il Protocollo mira a rafforzare la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalità organizzata e di ogni iniziativa illecita nei riguardi delle imprese cui saranno affidati i lavori di ricostruzione, anche mediante l’attivazione di una Cabina di regia presso la Prefettura, che effettuerà periodicamente un monitoraggio e una valutazione complessiva di specifiche problematiche di rilievo che dovessero insorgere.
Il Commissario Straordinario, nella logica di favorire le condizioni di legalità nell’esecuzione delle opere, si impegna ad inserire in ogni contratto le clausole risolutorie a garanzia antimafia, nonché a realizzare una piattaforma informatica contenente l’“Anagrafe degli Esecutori” e il “Settimanale di cantiere”, con i dati di dettaglio sui contratti, sulle maestranze, sui cantieri e sui soggetti e mezzi che vi accedono e sui flussi finanziari.
L’atto pattizio elimina inoltre le soglie di valore per le verifiche antimafia sui contratti, permettendo alla Prefettura, alle Forze dell’Ordine e al Commissario Straordinario di svolgere un controllo più approfondito sulle attività discendenti dai contratti.
Il Protocollo consentirà di contemperare le esigenze di celerità delle procedure amministrative correlate alla realizzazione della nuova struttura con la necessità di garantire piena legalità nell’esecuzione degli appalti pubblici.