Muzio e Vaccarezza per i vini varietali
I consiglieri regionali di Forza Italia Claudio Muzio e Angelo Vaccarezza hanno depositato
stamane un Ordine del Giorno finalizzato a tutelare la produzione di vino “varietale” ligure. Il documento impegna la Giunta a porre in essere tutte le azioni necessarie per giungere alla rettifica della proposta della Commissione Europea che potrebbe estendere ai vini “varietali”, cioè ottenuti da varietà internazionali di vitigni coltivate anche in Italia (tra cui Merlot, Cabernet, Sauvignon, Syrah) la facoltà già in vigore per gli spumanti generici, di indicare in etichetta solo il Paese nel quale avviene la vinificazione, ma non quello dal quale provengono le uve. L’Ordine del Giorno verrà trasmesso a tutti gli europarlamentari eletti in Liguria, affinché mettano in campo un’azione tesa a scongiurare l’introduzione di misure lesive della produzione vitivinicola ligure.
“Qualora non vi fosse una rettifica della proposta della Commissione Europea – dichiarano Muzio e Vaccarezza - diverrebbe possibile produrre in ‘laboratorio’ vino italiano usando mosti provenienti da altri Paesi. Questo vino potrebbe poi essere venduto, in particolare sui mercati esteri, sotto la copertura di simboli e marchi italiani, ma senza alcun legame con i vigneti ed il territorio nazionale, amplificando così ancora di più il fenomeno della contraffazione”.
“Tutto ciò – proseguono i consiglieri regionali di Forza Italia - colpirebbe anche la Liguria, dove, accanto alla produzione di vini a Denominazione di Origine Protetta e a Indicazione Geografica Tipica, ne esiste una di vini ‘varietali’, ottenuta anche dai vitigni Merlot, Cabernet, Sauvignon, Syrah, che copre una quota di produzione non irrilevante”.
“Per questo – concludono – ancorché alcune voci provenienti da Bruxelles parlino di una rettifica che potrebbe arrivare nei prossimi giorni, abbiamo deciso di presentare questo Ordine del Giorno, affinché vi sia un impegno formale della Regione nei confronti dell’UE, con l’obiettivo di giungere alla modifica di una norma che colpirebbe la produzione di vino ‘varietale’ in Liguria e le aziende vitivinicole che ad essa si dedicano”.