Si riprende la sinistra?
Già il titolo della manifestazione 'apartititica' di ieri "Riprendiamoci Genova" poteva far
pensare a qualche maltolto e c'è chi malignava che il messaggio fosse rivolto proprio al sindaco Bucci, cioè a colui che dopo quasi 30 anni aveva strappato Genova allo strapotere della sinistra.
I sospetti però sono diventati certezze quando qualcuno degli ignari partecipanti ha iniziato a spulciare Internet ed ha scoperto che gli organizzatori non sono proprio civici 'di primo pelo' estranei alla politica.
A parte Filippo Biolè avvocato senz'altro di sinistra più volte chiamato in causa come candidato sindaco della lista Effetto Genova alle scorse amministrative, anche Andrea Acquarone e Camilla Ponzano non sono nuovi alla politica.
Acquarone era candidato per la lista Ge9si di Merella e poi si è schierato per Crivello con queste motivazioni: "E pöi se miemmo comme son missi i atri: o Bucci o l’è un che l’an misso lì coscì. Un manager de successo, pe caitæ, ninte da dî, ma da çittæ o no sa guæi, o fa fiña de brutte figue, e poi comunque non comanderebbe lui, che non è un politico e non ha base. A dettar legge sarebbe il suo socio di maggioranza, il totileghismo: credo che Genova meriti di meglio, anche per rispetto alla sua storia". Non esattamente pro Bucci e Toti insomma.
E anche la Ponzano era candidata alle scorse elezioni sia per il Comune che per i due Municipi della Bassa Valbisagno e del Levante con la lista Genova Cambia, fondata da Simone Leoncini (con lo slogan della "Genova buliccia e meticcia") e anch'essa finita a sostegno della candidatura a sindaco di Gianni Crivello.
Non c'è quindi da meravigliarsi se ieri per strada, tra i 1500 manifestanti stimati, si sono viste poche bandiere di San Giorgio e tanti striscioni rossi in prima fila, coi consiglieri comunali del PD e della sinistra a metterci il cappello anche nei post su Facebook.
Più che "Riprendiamoci Genova" sarebbe stato più azzeccato il motto "Riprendiamoci la sinistra".