Il decretino non piace ai genovesi
Dopo tanta attesa, il decreto per Genova è arrivato. La manovra pensata dal governo
per far risorgere la città dopo il crollo di ponte Morandi non piace però ai genovesi. Non piace al governatore, al sindaco, agli operatori portuali, alle imprese, agli autotrasportatori, ai sindacati e neppure agli sfollati. Troppi i tagli effettuati rispetto alle risorse promesse dal governo. Troppi i rischi sull’allungamento dei tempi della costruzione del ponte. Troppi anche gli oneri a carico della collettività: prevedendo il ricorso di Autostrade per l’Italia, esclusa dalla ricostruzione ma chiamata a pagare tutte le spese, il decreto prevede una garanzia da parte dello Stato di 30milioni all’anno dal 2018 al 2029 per permettere al nuovo commissario di accendere un mutuo.
Se non pagherà la società dei Benetton, pagheremo tutti noi.