Il mitico Gian Poggi verso la pensione
In arte lo chiamano tutti “Gian” Poggi, al secolo Giovanni Battista Poggi, classe di ferro 1954, dicembre
1954, per essere preciso. Dalle parti di via Garibaldi è una vera e propria istituzione, idem in piazza De Ferrari ed in via Fieschi. Alzi la mano chi non lo conosce a Genova, nell’ambiente politico cittadino? Impossibile non notarlo per via di quella capigliatura anni Settanta, che in molti lo accostano al famosissimo personaggio di Asterix, il gallo nemico numero uno dei romani di Giulio Cesare nei cartoni animati e anche nei film. Ebbene, il mitico “Gian”, con i suoi folti baffoni, la sua andatura da uomo vero, le sue camicie sempre chiare, è ormai prossimo alla pensione.
“Gian” Poggi iniziò a lavorare nel 1982, quando l’Italia di Enzo Bearzot vinse i mondiali in Spagna e si cucì la terza stella sul petto. Tra le sue varie mansioni, capo di Gabinetto del sindaco, Direttore della Progettazione e Lavori Pubblici di Tursi, Direttore Generale della Regione Liguria. Fu vicinissimo ai sindaci Beppe Pericu ai tempi del G8 del luglio 2001, di Marta Vincenzi e del Governatore Claudio Burlando. Con quest’ultimo, “Gian” si sente ancora spesso e alcune volte lo va a trovare nel suo eremo di Torriglia.
Poggi non è amante della tecnologia: non ama i social e non possiede whatsapp, ma senza dubbio è un vero professionista nel suo settore. Ce ne fossero persone preparate nella “cosa pubblica” come il mitico e bonaccione “Gian”.
(foto tratta da Urbantv.eu)