Forza Italia riparte da Toti
Quella che in un primo momento era stata presentata come una semplice riunione
di forzisti liguri si è trasformata in una “Assemblea regionale di Forza Italia” (nel comunicato stampa si parla anche di “Stati Generali”…).
Nella prima versione dell'invito, firmata dal coordinatore regionale di Forza Italia, Sandro Biasotti, e dal coordinatore metropolitano, Lilli Lauro, doveva essere una “riunione di Forza Italia con eletti, simpatizzanti e con la presenza del Presidente Giovanni Toti”, senza gli iscritti dunque, e, soprattutto, senza la presenza di big nazionali.
Nel secondo invito la riunione è diventata una “Assemblea regionale di Forza Italia” aperta anche “agli iscritti” e soprattutto con la partecipazione di tutto lo stato maggiore del partito azzurro: dal portavoce Giorgio Mulé ai due capigruppo in Parlamento Bernini e Gelmini, al Vice Presidente di fresca nomina Antonio Tajani.
Cosa è successo? Pare che la prima impostazione dell'incontro, data dalla triade Toti-Biasotti-Lauro, non sia piaciuta, oltre che alla base degli iscritti esclusi, anche e soprattutto ad Arcore.
Secondo alcuni, sull’improvviso cambio di rotta tirerebbe l'aria di una possibile resa dei conti tra azzurri e arancioni di Liguria, una regione che il 20 luglio sarà ancora una volta laboratorio del nuovo centrodestra, come lo è stata alle scorse elezioni amministrative di Ponente, in cui due azzurri doc come Claudio Scajola e Marco Melgrati sono diventati sindaci di Imperia e Alassio, nonostante il fuoco amico.
Una resa dei conti che secondo i ben informati si risolverà invece a tarallucci e vino, perché nessuno degli attori può trarre vantaggi da una eventuale scissione.
I “generali” di Berlusconi verrebbero quindi a Genova per consacrare Toti e far ripartire Forza Italia da lui, non per fargli la guerra. “Bravo Giovanni, continua così”. Sarà questo che sentiremo dire da Mulé, Bernini, Gelmini e Tajani, venerdì prossimo sulla terrazza della concessionaria di Biasotti?
Il primo invito
Il secondo invito