Campanella sulle vittime della torre piloti
"È stata una sentenza ‘incompleta’, visto che ad essere condannati sono stati solo il comandante
e chi operava in quel momento sul mercantile". Così hanno riferito Cinzia Pellegrino e Alberto Campanella, coordinatori nazionale e provinciale del Dipartimento tutela vittime di Fratelli d’Italia sul verdetto di primo grado nel processo per il crollo della torre piloti.
“Sulla strage - dice Campanella - grava, infatti, l’ombra della mancata osservanza delle norme di sicurezza a tutela dell’incolumità dei lavoratori e delle persone in generale, e l’enigma dell’autorizzazione a salpare nonostante guasti ed anomalie già riscontrati sulla nave. Così è stata persa una sacrosanta opportunità, quella di esprimersi con decisione e in maniera esemplare a sostegno della cultura della sicurezza e prevenzione nelle aziende marittime. Grazie a questa amministrazione si è aperta una nuova fase nella quale prima vengono i diritti dei lavoratori e quelli delle famiglie delle vittime e non più quelle delle lobbies che per anni hanno cercato di occultare l'evidenza dei fatti”.
“Anche se il monumento è il minimo che si possa offrire alle vittime", come riferito dalla signora Adele Chiello Tusa - mamma di Giuseppe, vittima nella Torre Piloti - che ha raggiunto telefonicamente il consigliere comunale Campanella.
“La signora Tusa mi ha riferito che negli anni scorsi, durante l'anniversario della tragica ricorrenza, non le è stato consentito di fare una fiaccolata in memoria dei ragazzi morti nella torre piloti e così neanche una messa a porte aperte. Sarà nostro impegno aiutare le famiglie delle vittime a realizzare una fiaccolata e una funzione aperta a tutti coloro che vorranno partecipare alla commemorazione delle vittime", così conclude Campanella.