Lara Comi perseguitata
Non ha smesso di inviarle messaggini molesti nemmeno durante il processo che lo vede imputato,
mentre la sua vittima, Lara Comi, si trovava in aula a Busto Arsizio davanti al Giudice Valeria Recaneschi e lui era a casa, agli arresti domiciliari, incollato alla tastiera e sotto le mentite spoglie di un falso profilo di Facebook.
Così l'europarlamentare azzurra (eletta anche in Liguria) finita l'udienza è andata col suo avvocato, Mario David Mascia (capogruppo di Forza Italia in Comune a Genova), a sporgere l'ennesima denuncia contro il suo persecutore, che stavolta potrà costargli il carcere. “Sono molto preoccupata. Non è mai finita, non si ferma davanti a niente, non conosce limiti. E non so fino a che punto potrà spingersi”. Così ha dichiarato ai giornalisti Lara Comi.