Si inasprisce il clima politico
Cresce la preoccupazione tra le forze dell'ordine genovesi dopo i recenti casi di violenza
ed intolleranza politica a Genova, come in tutta Italia. Era da anni, dalla fine degli anni Ottanta, che una campagna elettorale per le politiche non si trasformava in scontri di piazza così aspri e cruenti. Per non citare i recenti casi di Torino tra forze dell'ordine e centri sociali, Pisa (al comizio di Matteo Salvini) con gli anti fascisti, a Napoli con protagonisti i centri sociali, a Palermo sul pestaggio sanguinoso ai danni del segretario locale di Forza Nuova, a Livorno l'assedio a Giorgia Meloni, agli scontri di Padova e Perugia. Insomma, una lunga scia di violenze, con parecchi feriti tra le forze dell'ordine e arresti tra esponenti dei centri sociali e di Potere al Popolo.
A Genova la situazione non è affatto serena. Si è partiti con l'accoltellamento ai glutei subito da parte di un esponente antifascista genovese di 36 anni in piazza Tommaseo da simpatizzanti di Casapound partiti dalla loro sede di via Montevideo alla Foce; quindi i vari imbrattamenti e minacce in serie alle sedi di Forza Nuova a Sturla, Casapound in via Montevideo, il Ramo d'Oro in corso Buenos Aires e Lealtà ed Azione in via Santi Giacomo e Filippo. Quindi ad aver rovinato il cippo in onore ai martiri delle Foibe a Staglieno, sulla piastra. Infine,. all'aggressione operata da alcuni esponenti dei centri sociali a tre militanti genovesi di Fratelli d'Italia che stavano attaccando dei manifesti elettorali in corso Monte Grappa, vicini al Centro Sociale Buridda, un tempo in via Bertani.