La notte che cambio’ Genova
Era la notte del 25 giugno dello scorso anno, il giorno del ballottaggio delle amministrative genovesi.
A contendersi la poltrona da sindaco erano Gianni Crivello, assessore comunale uscente alla Protezione civile, politico navigato della sinistra genovese, e lo “sconosciuto” Marco Bucci, rientrato a Genova dopo una lunga esperienza manageriale negli Stati Uniti. Come sappiamo, a spuntarla fu Marco Bucci che, alla sua prima esperienza politica (Toti e Rixi gli avevano però già messo gli occhi addosso nominandolo AD di una società partecipata dalla Regione, Liguria Digitale), riuscì a portare il centrodestra a governare la città. Anche se da tempo spirava un vento nuovo che aveva portato il modello Toti a vincere le regionali e le comunali a Savona, la notizia della vittoria di Bucci venne presa con stupore, soprattutto per come, un novello della politica, avrebbe gestito la città.
Bucci creò subito una squadra di assessori e distribuì le deleghe restanti ad alcuni consiglieri comunali. Poi, in aiuto di assessori e consiglieri delegati, chiamò numerosi saggi della cosiddetta società civile.
Alcuni giorni fa, il sindaco ha presentato a Palazzo Tursi il bilancio dei suoi primi sei mesi di amministrazione e, soprattutto, i tanti progetti che la sua giunta ha in programma per il 2018.
E’ ancora presto per poter parlare di una ripresa economica della città, ma alcuni già avvertono una fiducia maggiore da parte dei cittadini nei confronti della pubblica amministrazione. Genova ha voglia di vivere, ritornare meravigliosa, così come lo è stata la notte scorsa, quella di San Silvestro.
Marco Bucci la sera dell'elezione