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A Santa Margherita nuove regole per i dehors: ampliamenti solo a chi tiene aperto anche in bassa stagione

Francesco Palli, consigliere incaricato al commercio

Cambia, a Santa Margherita Ligure, la disciplina di ampliamento dei suoli pubblici. Il nuovo documento, istruito dal consigliere incaricato al commercio Francesco Palli e adottato dalla giunta, nasce dall’esigenza di coniugare le istanze degli operatori con un assetto più ordinato degli spazi pubblici nei mesi ad alto afflusso turistico. Desiderio, questo, espresso da molti cittadini e ospiti.

Gli ampliamenti saranno quindi individuati sulla base delle autorizzazioni rilasciate nel periodo pre-covid e concessi solo dietro criteri premiali: l’esercizio si impegnerà a non chiudere per più di due mesi non consecutivi nell’arco dell’anno, esclusi i giorni di chiusura settimanale e fatte salve esigenze di forza maggiore quali malattia o ristrutturazione dei locali.

"Mantenere le linee adottate nel periodo emergenziale per ragioni di distanziamento non solo renderebbe strutturalmente precaria la fruizione di vie e piazze, ma creerebbe anche ingiuste sperequazioni fra i pubblici esercizi sulla base della diversa disponibilità di spazi esterni ai locali", commenta il consigliere Francesco Palli.

Per l'anno corrente, in ragione del lungo ponte che da Pasqua arriverà al 1° maggio, la finestra temporale degli ampliamenti scatterà dal 15 aprile per concludersi il 30 settembre. Al fine di agevolare i controlli da parte della Polizia Locale, saranno inoltre introdotti strumenti di perimetrazione idonei a verificare immediatamente il rispetto degli spazi concessi.

Infine, con la prossima chiusura dei cantieri che hanno interessato l’Hotel Lido, la Giunta ha indicato che in Via Gramsci le occupazioni di suolo pubblico dovranno ricadere al lato monte della via stessa.

“Il testo è l’esito di un confronto avviato nei mesi scorsi con associazioni di categoria e pubblici esercizi - dichiara ancora Palli - Siamo partiti dalla convinzione che una città più razionale, ordinata e fruibile sia una città più redditizia anche per chi vi investe. Alcune decisioni ereditate, a nostro parere, non andavano in questa direzione: non erano sostenibili e producevano distorsioni ravvisate non solo dai cittadini, ma anche da molti esercenti. Abbiamo voluto coniugare, in particolare, il tema degli ampliamenti con quello delle chiusure invernali e della destagionalizzazione turistica attraverso criteri premiali condivisi con le categorie interessate. Continueremo a perseguire la strada del dialogo e resteremo disponibili ad apportare al documento le migliorie che si dimostreranno via via opportune”.

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