Malinovskyi e Vitinha a bersaglio e il Genoa sconfigge il Bologna battendo il record di Gasperini
Il Genoa batte (2-0) anche il Bologna e chiude il campionato undicesimo a quota 49, un punto in più della matricola rossoblù guidata da Gian Piero Gasperini. Una vittoria chiara e meritata, guastata proprio dopo il fischio finale a causa di una rovinosa caduta al centro della Nord di un tifoso genoano, trasportato all'ospedale in codice rosso con fratture multiple. Così è mancata la festosa passerella dei calciatori di Gilardino ai piedi della gradinata.
Il Grifone ha sbloccato lo 0-0 al 13' a capo di una splendida azione impostata da Frendrup con un passaggio verso la fascia a Martin, abile a servire all'indietro Malinovskyi (schierato nel ruolo pressoché inedito di regista), il cui rasoterra dal limite ha urtato contro il palo finendo nel sacco.
La reazione dei petroniani è sfociata in un montante colpito di testa da Fabbian su cross dalla destra.
Anche nella ripresa emiliani abbastanza decisi a trovare il pareggio, ma senza la necessaria freddezza e precisione. La diga genoana, con il giovane Cittadini meritevole di elogio, ha retto con relativi spasimi e al 59' la gara si è chiusa ancora grazie a Frendrup (autore di una prestazione monumentale), abile a recuperare palla e a servire Gudmundsson, formidabile ad accelerare palla al piede e a servire al bacio Vitinha, capace di superare il portiere ospite con un delizioso “scavetto”.
Nei minuti finali per due volte Gudmundsso è andato vicino a confezionare un ultimo regalo ai tifosi di casa (il suo futuro è lontano dalla Liguria), ma dopo aver calciato clamorosamente a lato da due passi ha centrato su punizione solo l'esterno della rete. Tra i più applauditi in una serata calcisticamente fantastica Kevin Strottman, al passo d'addio col calcio italiano.
Pierluigi Gambino