Il Genoa, danneggiato dall’arbitro Ayroldi, sfiora la clamorosa rimonta a San Siro contro l’Inter
Onorevolissima la sconfitta del Genoa nella tana dell’Inter capolista. Maiuscola, specialmente dopo l’intervallo, la prestazione degli uomini di Gilardino che, sotto di due reti (di cui una altamente discussa), spaventano i titolati rivali, che dopo parecchie goleade si sono trovati a soffrire sino al fischio finale.
Per mezz’ora i rossoblù giocano con estrema autorità, concedendo le briciole ai primi della classe. Sullo 0-0 Retegui, servito da Sabelli, impegna severamente di testa il portiere e nel prosieguo Gudmundsson non riesce a ribattere in porta. Nel primo momento di lieve deconcentrazione, il Genoa va sotto grazie ad un magnifico lancio di Sanchez per il giovane Asslani, che fulmina il portiere Martinez. Al 38', otto minuti dopo, contropiede nerazzurro ed incursione di Barecla, che calcia sull’esterno della rete, contrastato da Frendrup: il giovane arbitro Ayroldi indica il dischetto e, richiamato dal Var, conferma la clamorosa decisione iniziale: 2-0 targato Sanchez.
Nella ripresa, dopo un paio di pericoli corsi, il Genoa sale decisamente di tono, inizia a chiudere i nerazzurri nella propria area e dimezza lo svantaggio grazie a Vasquez, che dai venti metri calcia al volo dopo un rinvio della difesa avversaria e centra l'angolino di destra. Il Grifo, scatenato, va ancora a bersaglio con subentrato Vitinha, che però è un metro in fuorigioco: giusto l'annullamento. I rossoblù insistono e, pur correndo qualche rischio sui contropiedi meneghini, cercano vanamente sino alla fine un pareggio che non sarebbe stato scandaloso.
Pierluigi Gambino