Ecco la nuova stagione del Carlo Felice, con una prima assoluta
Presentata la nuova stagione di lirica e sinfonica del Carlo Felice, che inizierà martedì 29 settembre con un’anteprima assoluta: “Il Trespolo tutore” di Alessandro Stradella, un’opera che non viene più rappresentata in Italia dalla fine del ‘600. L’obiettivo è quello di mettersi alle spalle il periodo della pandemia da coronavirus, con tutte le sue paure e difficoltà, salvaguardando però la salute di spettatori, maestranze, artisti e musicisti.
“Il Teatro Carlo Felice ha pianificato una Stagione di Opera, di Balletto e Sinfonica fino a giugno 2021 – afferma il sovrintendente Claudio Orazi - Ma in linea con le decisioni raggiunte insieme alle altre Fondazioni liriche a causa dell’emergenza Covid la Fondazione ha deciso di dare corso ad una programmazione limitata al periodo ottobre-dicembre 2020, in vista di un auspicato ritorno alla normalità. La capienza massima consentita della sala rimane, al momento, di 999 posti, nel rispetto dell’ordinanza n. 45/2020 della Regione Liguria. Il prezziario della scorsa stagione è confermato, nonostante la riduzione dei posti disponibili, per non danneggiare ulteriormente il pubblico. Per tutti gli spettacoli di questa prima parte di Stagione è possibile utilizzare i voucher relativi agli spettacoli della Stagione lirica e sinfonica 2019-20 del Teatro Carlo Felice annullati a causa dell’emergenza sanitaria”.
La Parte Prima della Stagione d’Opera 2020/2021 si compone di tre titoli, tutti nuovi allestimenti della Fondazione Teatro Carlo Felice. Si comincia con Il Trespolo tutore di Alessandro Stradella: 29 settembre (anteprima), 1° ottobre (ore 20.00) e 2 ottobre (ore 20.00)
Si tratta dell’appuntamento culmine per quanto riguarda l’omaggio alla civiltà musicale genovese che il Teatro Carlo Felice ha portato avanti nei mesi scorsi: Il Trespolo tutore, una delle prime opere comiche della storia del teatro lirico, fu infatti tenuta a battesimo al Teatro del Falcone di via Balbi nel 1679. L’autore, Alessandro Stradella, uno dei maestri del Seicento musicale italiano, a Genova fu protagonista della vita culturale e mondana della città. Rimettere in scena oggi, per la prima volta in epoca moderna in Italia, Il Trespolo tutore, significa rendere omaggio alla grande Genova barocca, la Genova dei Rolli, con i suoi splendori e i suoi misteri. Per questo titolo raro e prezioso, il Teatro Carlo Felice ha scelto un cast di specialisti del teatro musicale barocco, guidati dal direttore d’orchestra Andrea De Carlo, uno dei massimi interpreti di Stradella al mondo. La regia è di Paolo Gavazzeni e Pietro Maranghi, le scene di Leila Fteita, i costumi di Nicoletta Ceccolini e le luci di Luciano Novelli. È prevista la registrazione dello spettacolo da parte di Sky Classica, che poi la diffonderà poi a livello internazionale.
«Alessandro Stradella – spiega il direttore De Carlo – è uno dei compositori più originali e sorprendenti di sempre e un grande operista. Le sue opere, richiestissime, costavano tre volte quelle dei suoi contemporanei. Il Trespolo tutore, la sua unica opera buffa, è un vero capolavoro. Esempio mirabile di commedia dell’arte nell’opera, alterna momenti divertentissimi ad altri tragici e commoventi. Composta sul geniale libretto di G. C. Villifranchi, la musica ci trasporta con ritmo incalzante tra mille equivoci e colpi di scena attraverso moderni panorami sonori che fanno presagire il romanticismo e oltre».
Seguirà La vedova allegra di Franz Lehàr (27 novembre, ore 19; 28 novembre, ore 15; 29 novembre e 1° dicembre, ore 15; 4 dicembre, ore 20; 5 dicembre, ore 20, e 6 dicembre, ore 15).
È la più celebre e amata delle operette, un titolo ormai divenuto sintesi di un’epoca e, al contempo, un termometro dei tempi a venire. La regia dello spettacolo è affidata a Luca Micheletti, attore, regista, cantante (interpreterà anche il ruolo del Conte Danilo), un giovane artista di eccezionale completezza già avviato a diventare uno dei nomi di punta del teatro italiano musicale e di prosa. Lo spettacolo vedrà anche l’esordio a Genova del direttore d’orchestra Lorenzo Passerini, un talento del podio di appena ventinove anni. Protagonista femminile, nei panni di Hanna Glawari, Elisa Balbo. Scene e costumi di Leila Fteita.
La terza opera sarà Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, con debutto il 22 dicembre. La realtà che irrompe sul palcoscenico e abbatte gli argini della finzione teatrale: questo è Pagliacci di Ruggero Leoncavallo, il “più verista dei melodrammi veristi” (come lo ha definito Alberto Savinio). Oggi, grazie alla tecnologia, siamo tutti testimoni di un nuovo modo di riprodurre la realtà attraverso le immagini. Ecco perché il Teatro Carlo Felice ha pensato che Pagliacci, con il suo forte realismo, sia l’opera adatta per sperimentare una messa in scena basata sulla “realtà aumentata”; un progetto innovativo, in collaborazione con Rai Cultura e Rai 5, con la regia, le scene e le luci di Cristian Taraborrelli. Nel cast spiccano due nomi, amatissimi dal pubblico di tutto il mondo e in particolare da quello genovese: Serena Gamberoni, che interpreterà Nedda, e Francesco Meli, che debutterà nel ruolo di Canio. Sul podio, Andriy Yurkevych. Costumi di Angela Buscemi.
A proposito di questo innovativo allestimento di Pagliacci, il regista Taraborrelli spiega: «L’opera I Pagliacci è come una tempesta nera che si abbatte sulle fragilità umane. È come un groviglio contorto di passioni che ferisce in pancia: amore, gelosia, odio, la ferocia del finale. Questo continuo movimento dell’anima esige un universo visivo senza confini, mutevole, plasmabile nel tempo e nello spazio, una “realtà aumentata”: frammenti sconfinati di natura, tremori che attraversano le forme, riflessi che interrogano, architetture che si espandono, un nuovo spazio tridimensionale-emozionale in cui i cantanti vivranno le loro molteplici vite osservate da camere live, sguardi digitali che racconteranno l’opera.»
Francesca Nesler, Responsabile dell’offerta di musica colta di Rai 5, afferma: «Rai Cultura è interessata a documentare lo spettacolo sia con la ripresa integrale di Pagliacci che con una puntata di Prima della Prima, oltre che, naturalmente, per il livello artistico espresso, per la sperimentazione della tecnologia della realtà aumentata sull'opera lirica. La messa in onda è prevista per giovedì 25 febbraio 2021 in prima serata.»
La Stagione Sinfonica, che ha già un avuto un significativo preludio a settembre con i tre concerti dell’Omaggio a Beethoven diretti da Leonardo Sini e Donato Renzetti, prevede un nuovo, grande appuntamento il 4 ottobre, alle ore 20:00: Fabio Lusi e il pianista Alessandro Taverna interpreteranno il Concerto per pianoforte e orchestra di Benjamin Britten, una partitura magistrale del 1938 in prima esecuzione assoluta al Teatro Carlo Felice. Nella seconda parte del concerto, Verklärte Nacht (Notte trasfigurata) di Arnold Schönberg, un brano del 1899 appartenente a un repertorio di cui il Maestro Luisi è considerato un interprete di riferimento: la musica della Mitteleuropa al tramonto.
La prima parte di Stagione Sinfonica prevede altri cinque concerti, che riservano un’attenzione particolare a Beethoven nel 250° anniversario della nascita.
Venerdì 9 ottobre Donato Renzetti dirigerà il Transitus animae di Perosi, solista il mezzosoprano Clémentine Margaine; il capolavoro perosiano, in prima esecuzione al Teatro Carlo Felice, sarà preceduto dalla Sinfonia n. 8 in Fa maggiore op. 93, di Beethoven. L’11 ottobre il concerto verrà replica al Teatro Nuovo di Tortona, nell’ambito del Festival Perosi. Venerdì 16 ottobre il violinista Kevin Zhu, Premio Paganini 2018, sarà il solista nel Concerto per violino e orchestra in si minore op. 61, di Elgar; direttore, Andrea Battistoni, che nella seconda parte della serata guiderà l’Orchestra del Teatro Carlo Felice nella Sinfonia n. 2 in Do maggiore op. 62 di Schumann. Il concerto è in collaborazione con il Paganini Genova Festival. Giovedì 22 ottobre l’Orchestra del Teatro Carlo Felice, diretta Pietro Borgonovo, andrà in trasferta al Teatro Civico di Vercelli, con un programma tutto beethoveniano: Concerto n. 5 mi bemolle maggiore per pianoforte e orchestra op. 73 “L’Imperatore”, solista Ziyu Lin, Premio Viotti 2019, e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92.
Martedì 27 ottobre uno dei maggiori violinisti italiani, Massimo Quarta, Premio Paganini 1991, sarà solista nel Concerto n. 5 in la minore per violino e orchestra M.S. 78 di Paganini; direttore, Francesco Ivan Ciampa, che dirigerà, inoltre, l’Ouverture Coriolano e la Sinfonia n. 7 in La maggiore op. 92 di Beethoven. Il concerto è in collaborazione con il Paganini Genova Festival.
Infine, venerdì 1° gennaio, alle ore 16:00, Andriy Yurkevyc dirigerà il tradizionale Concerto di Capodanno.
Paolo Fizzarotti