Orlando tira dritto
Il ministro della Giustizia Andrea Orlando, nonché spezzino ed acerrimo nemico di Raffaella Paita
(ex assessore della giunta di sinistra di Pagano, quella prima di Massimo Federici), tira dritto. Forte del sostegno anche di Anna Finocchiaro in vista delle primarie nazionali del Pd, durante l’assemblea nazionale di SinistraDem (o meglio, di quel poco che resta dopo gli addii a catena di Bersani, D’Alema, Rossi, Errani, Gotor, Speranza ed Epifani, tutti uniti in Articolo 1), Orlando, assieme a Gianni Cuperlo, hanno tenuto fila a tutte le domande dei colleghi giornalisti. Poi Orlando ha preso la parola e tenuto una orazione di un certo spessore: “Chi ha abbandonato il Pd ha sbagliato, bisognava lottare da dentro per cambiarlo, tutti assieme. Io e Cuperlo abbiamo provato ad evitare questo tragico errore della scissione, abbiamo perso. E tuttavia non mi rassegno all'idea, voglio lavorare per far tornare tutti quei compagni e quelle compagne che hanno appeso le scarpe al chiodo. Non viviamo con sofferenza la scissione di quelli che fanno cento tessere con la carta di credito. Vorrei tornare a divertirmi facendo politica”.