Rapallo, il circolo culturale ‘Fons Gemina’ presenta il libro su Fabrizio Quattrocchi scritto dalla sorella
Sabato 25 gennaio, ore 17:00, nella saletta del Caffè Centrale di Rapallo, il circolo culturale “Fons Gemina” presenterà il libro su Fabrizio Quattrocchi, l’uomo ucciso a Baghdad a cui la Repubblica Italiana ha conferito la Medaglia d’Oro al Valore Civile per quel gesto che ha segnato la storia contemporanea. All’incontro parteciperanno gli autori, Graziella Quattrocchi e Raffaele Panizza.
Bagdad, aprile 2004
Nel cuore di uno dei conflitti più drammatici della recente storia internazionale, quattro cittadini italiani impegnati come operatori di sicurezza privata vengono rapiti da una banda di terroristi islamici. Tra loro c’è Fabrizio Quattrocchi, un genovese che si troverà di fronte alla prova estrema. Per ragioni che ancora oggi rimangono in parte misteriose, Fabrizio viene ucciso mentre gli altri ostaggi vengono liberati successivamente.
Il video che ha fatto il giro del mondo
La scena è straziante: inginocchiato nel deserto, con le mani legate e gli occhi bendati, Fabrizio Quattrocchi dimostra un coraggio che ha pochi eguali. Prima di essere assassinato, chiede ai suoi carnefici di rimuovergli la benda dagli occhi; dopodiché pronuncia una frase che resterà scolpita nella memoria collettiva: “Vi faccio vedere come muore un italiano”. Un gesto di sfida, un atto di resistenza morale contro la propaganda del terrore. La sua esecuzione viene filmata e tenuta nascosta per due anni. Ma poi, una volta diffuso, il video fa il giro del mondo. La sua dignità e il suo coraggio hanno trasformato un atto di barbarie in una testimonianza di forza e di orgoglio nazionale.
La testimonianza della sorella
A vent’anni di distanza da quel tragico evento, Graziella Quattrocchi, insieme al giornalista Raffaele Panizza, racconta chi era davvero suo fratello. Il libro, 'Vi faccio vedere chi era Fabrizio Quattrocchi, mio fratello', ripercorre quei giorni di angoscia vissuti dalla famiglia, sotto l’assedio dei media, ma anche l’eredità di Fabrizio: “un uomo che non era un mercenario, come alcuni hanno cercato di far credere, ma una persona con valori profondi e una forza interiore straordinaria”. Graziella smonta le polemiche e riporta alla luce le testimonianze degli amici, gli omaggi di tanti cittadini italiani che continuano a ricordare il fratello come un simbolo di coraggio e dignità.
L’esempio di Fabrizio per Fons Gemina
Il circolo culturale Fons Gemina invita tutti a “riflettere sul sacrificio di Fabrizio Quattrocchi, il cui gesto non deve essere dimenticato”. A distanza di così tanto tempo, la sua storia “continua a essere un monito contro l’odio e la violenza e un appello a vivere con coraggio e determinazione”. Infine, l’invito del circolo: “Uniamoci nel ricordo di un uomo che, con le sue ultime parole, ha dato una lezione di umanità a tutto il mondo. Fabrizio Quattrocchi: un eroe dei nostri tempi”.