Regionali, la legge elettorale per il momento non cambia
Si cambi tutto perché non si cambi niente. Alla fine, ironia della sorte, a ridurre le speranze di cambiamento della legge elettorale per la corsa alle prossime regionali è stato proprio il neo capogruppo di Cambiamo! in Regione Angelo Vaccarezza, con un rinvio "a data da destinarsi" della commissione che proprio lui aveva convocato all'indomani dell'Epifania, nonostante ne fosse presidente dimissionario.
Anche se venerdì prossimo i capigruppo si riuniranno nel tentativo di trovare un rapido accordo per modificare la legge, con grande probabilità alle regionali si andrà a votare con la norma vigente.
Dovrebbe dunque rimanere il listino dei nominati, che nel 2015 portò in via Fieschi i fedelissimi del governatore Toti, Ilaria Cavo e Giacomo Giampedrone, e che ora sarà oggetto di spartizione tra i partiti: nel centrodestra 3 alla Lega, 1 a Forza Italia, 1 a Fratelli d'Italia e 1 a Liguria Popolare; a sinistra 3 al PD e 3 al M5S.
La delusione impera soprattutto tra chi aveva fatto i conti senza l'oste ed aveva già immaginato, con l'introduzione della doppia preferenza di genere, il risiko dei tandem con candidati di genere opposto per sbaragliare ogni concorrenza.
Lilli Lauro si era già portata avanti col lavoro formando insieme ai colleghi Stefano Anzalone e Mario Baroni il gruppo di Cambiamo! in Comune, mentre Ilaria Cavo pare avesse già arruolato Angelo Vaccarezza e Federico Bogliolo.
Invece, probabilmente ognuno andrà per sé. E Toti per tutti.