Alberto di Monaco

Dopo tanto can-can, il silenzio più assoluto. La notizia aveva suscitato scalpore.

A Palazzo San Giorgio è stato festeggiato il principe Alberto di Monaco. Presenti un centinaio di vip, il fior fiore della città.
Menù raffinato, perché il catering era della Manuelina. Cena organizzata dalla Fondazione intitolata al principe di Monaco. Cena di beneficenza, con lo scopo di raccogliere fondi per gli alluvionati.
Il console di Monaco a Genova principe Domenico Pallavicino aveva firmato un assegno da 20 mila euro. E lo stesso principe Alberto aveva annunciato: "Sarò generoso con Genova".
Poi la sconcertante notizia: nessuno aveva pagato il conto, 30 mila euro. Il legale di Cristina Carbone (Manuelina) aveva scritto invano a un'infinità di personaggi. Silenzio di tomba. E neppure un euro.
Per completezza dell'informazione, come insegna il buon giornalismo, abbiamo chiesto lumi alla fonte. Con la speranza che tutto fosse andato a posto. Anche perché risulta che quella sera a Palazzo San Giorgio siano stati raccolti parecchi soldi.
Cristina Carbone, gentilissima come sempre, ci ha così risposto: "Sull'argomento cena a Palazzo San Giorgio al momento non abbiamo nulla da dire". In altre parole, nessuno ha pagato.
Poi una cortese richiesta: "Inoltre a noi non piacerebbe che si tornasse a parlarne".
Cioè: la Manuelina può benissimo fare a meno di quei 30.000 euro. L'importante è che i media non mettano in cattiva luce il principe di Monaco, che è una persona seria e non c'entra per niente. Era una cena organizzata in suo onore, non l'aveva ordinata certo lui.
Quindi noi, seguendo il desiderio dell'amica Cristina Carbone, stenderemo un pietoso velo su quella che è stata definita la "cena delle beffe". Semmai, in futuro, i Carbone si faranno più furbi. Principi o non principi.

Elio Domeniconi

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