Crivello vince il primo round
Non è stato di certo un dibattito avvincente quello visto a Primocanale fra i due contendenti
(il terzo, Luca Pirondini, assente giustificato dopo la sentenza che ha dato ragione alla Cassimatis) Gianni Crivello, per il centrosinistra, e Marco Bucci, per il centrodestra. Crivello, che per togliersi l’aria da giocatore di bocce si è presentato con un moderno paio di occhiali striati dai toni nero e blu e dalle lenti sfumate, è apparso politicamente più scafato e preparato sui problemi del territorio. Indubbiamente l’esperienza da assessore e presidente di municipio gli è servita per conoscere a fondo Genova e i genovesi.
Bucci, invece, ha messo in luce le sue qualità di manager e creatore di posti di lavoro, addirittura ne ha promessi 30mila in 5 anni (ha superato Berlusconi). Il candidato del centrodestra è apparso troppo buonista. Al momento della domanda scomoda da fare all’avversario l’ha introdotta dicendo “non me ne volere a male”, frase più adatta al fratello frate Luca.
I temi trattati sono stati i problemi che Genova si trascina da sempre: partecipate, infrastrutture, porto. Naturalmente si è parlato anche del mercatino di corso Quadrio, che entrambi vogliono eliminare (Crivello lo considera un errore di Doria?). I due candidati hanno proposto ‘brillanti’ soluzioni, bisogna vedere se chi sarà eletto riuscirà a risolverli.
Non sono mancati momenti di banalità su chi parla il genovese e l’inglese. Inoltre è emersa una cosa rilevante: Bucci e Crivello per prendere una decisione importante salgono sul monte (Pennello, il primo, Giugo, il secondo, senza rifugio più esposto alle intemperie). I genovesi possono stare tranquilli che il futuro sindaco non sbaglierà le scelte utili alla città. Sempre ammesso che sarà Bucci o Crivello il primo cittadino di Genova.