Imperia: passato contro presente, chi vince?
Da una parte l’ex ministro Claudio Scajola, 70 anni, a capo di una civica di centrodestra per rifondare
la stessa coalizione e toglierla dalla sudditanza della Lega. Dall’altra l’architetto Luca Lanteri, 53 anni, 17 in meno di Scajola. Nel mezzo un centrosinistra che governava Oneglia e Porto Maurizio ed esce con la coda tra le gambe, schiacciata dai due centrodestra, e un Movimento Cinque Stelle sparito dalla cartina politica dell’estremo ponente ligure. Domenica si vota ad Imperia, un ballottaggio dove tutta la politica italiana guarda con un certo interesse. Perché da un lato vi è il modello Toti, un centrodestra unito alle amministrative, ma governativamente parlando schiacciato dall’egemonia dalla Lega che ha abbandonato gli storici alleati del centrodestra per siglare un patto con i grillini a Roma. Il modello Toti prevede la nascita di una lista arancione, a livello nazionale, che soppianti Forza Italia, che senza Silvio Berlusconi è destinata a sparire. Il modello di Scajola, invece, prevede un partito centrista e moderato dentro alla famiglia del Partito Popolare Europeo, che possa dialogare con l’ala renziana del Pd in funzione anti populismi.
"Sono tornato perché me lo hanno chiesto i cittadini, spaventati da questa nuova politica", ha detto ieri ai microfoni del “Corriere della Sera” lo stesso Claudio Scajola.