Con Semplici al timone la Samp ritrova combattività e compattezza e strappa un punto allo Spezia
La terapia d'urto del nuovo allenatore Semplici trasforma il volto della Samp, che impone il pari allo Spezia terzo in classifica con le armi della combattività e della compattezza. Assai fruttuosi i cambi decisi da mister Leonardo, che in un sol colpo rilancia calciatori a lungo dimenticati: il portiere Ghidotti, il regista Ricci, l'esterno destro Depaoli. Riuscitissima, poi, la modifica in terza linea, con l'arretramento di Meulensteen, solitamente centrocampista.
Il derby, davvero aspro, scorre per almeno tre quarti del tempo sul filo dell’equilibrio, ma è la Samp a rivelarsi più pericolosa grazie a Coda - rientrato dal primo minuto - che in due circostanze costringe il numero uno ospite Gori a interventi miracolosi. Lo Spezia, nel primo tempo, aveva sfiorato il gol solo su azzardato passaggio indietro di Depaoli verso Ghidotti, anticipato da Di Serio: palla sull'esterno della rete.
Solo verso la metà del secondo tempo gli aquilotti prendono decisamente in mano la gara. Semplici avvicenda gli sfiancati Coda e Ricci con Akinsanmiro e Borini e poi inserirà pure Borini, ma sarà una sofferenza sino alla fine, con Ghidotti prodigioso in tre circostanze e salvato nel recupero da Riccio su una conclusione diretta nel sacco.
Un punto d'oro per i blucerchiati, strappato con una feroce determinazione (mai vista nei precedenti match) e con una fase difensiva pressoché perfetta, frutto anche del 3-5-2 introdotto dal tecnico fiorentino. Semplici adesso può dedicarsi a migliorare il gioco offensivo, condizionato dall'ennesima prestazione sottotono di Tutino, pugnace e utile nella copertura ma pasticcione in avanti.
Pierluigi Gambino