Il territorio di Antonella
A Rapallo si è aperta la discussione sulle osservazioni della dottoressa Antonella Cerchi
che ora si batte per la difesa del territorio. Antonella era stata candidata sindaca da parte di quello che è diventato il Partito Democratico. Aveva tante idee ma, essendo stata trombata, non ha potuto metterle in pratica.
La Cerchi, nota famiglia fiorentina, era arrivata a Rapallo dalla Val di Vara. L'indimenticabile Fausto Cuocolo l'aveva definita la grande speranza della Democrazia Cristiana. Anche Paolo Emilio Taviani, durante i congressi, la stava a sentire con la massima attenzione. Subito dopo la laurea, era stata chiamata in Filse, aveva un grande futuro davanti a sé.
Dopo la fine della DC, però, aveva deciso di schierarsi a sinistra, non dimenticando che suo padre era ferroviere. Ma dopo aver sposato Stefano Canessa aveva deciso di fare l'imprenditrice. E con l'Aeroservizi aveva creato tanti posti di lavoro. Era andata ad abitare in una villa. Non poteva più identificarsi nel partito dei lavoratori, la sua classe operaia era già andato in paradiso.
A sinistra si era schierata con Claudio Burlando, con Franco Bonanini e persino con Armando Ezio Capurro. Scelte che sicuramente non l'hanno aiutato a far carriera.
Ora ha dimenticato sia il Pd che gli aerei (aveva tentato di far concorrenza all'Alitalia, un disastro), ma la politica continua ad appassionarla. Dice che bisogna difendere il territorio.
A suo avviso la difesa del territorio comincia dai menù dei ristorante. Vorrebbe che non si scrivesse muscoli e non cozze, che si parlasse di trenette al petto e non di bavette.
Ma secondo la base, non sono queste le cose importanti. Parlare di cozze non è un sacrilegio. Per questo non l'hanno scelta come sindaco neppure quelli che la stimano e le vogliono bene.
Elio Domeniconi