La rapallizzazione di Burlando
Appena può il giornalista del Fatto Quotidiano Ferruccio Sansa punzecchia il Governatore Claudio Burlando
(che secondo quanto ha raccontato lui stesso gli ha impedito il ritorno al "Secolo XIX " ed è un nemico giurato di suo padre Adriano). In un'inchiesta sulle cementificazione in Liguria (assieme al suo allievo Lorenzo Tosa) ha definito Burlando l'artefice della nuova "rapallizzazione". Leggiamo:
"Rapallizzazione. Un vocabolo che nacque proprio dalla cittadina ligure di Rapallo. Oggi sono passati più di cinquant'anni, ma la Liguria si trova di nuovo minacciata dal cemento. La breccia è stata aperta dalla legge sui porticcioli voluta dall'allora ministro Claudio Burlando".
"Poi arrivarono i piani regionali. Memorabile una frase di Burlando pronunciata nel 2005."Un mio amico di Bologna (Prodi, contrario alla cementificazione ndr) si è augurato di vedere sulle nostre spiagge più ombrelloni e meno porticcioli. Io invece dico: più ombrelloni e più porticcioli".
"Un porto da mille posti doveva nascere a Marinella, a alle foci del fiume Magra, noto per le alluvioni. Progetto lanciato da un'impresa della banca rossa Mps. Nella società sedeva il tesoriere della campagna elettorale di Burlando. La crisi della banca ha fatto arenare il porto".
"Ma la scommessa sul cemento continua. La Regione di Burlando ha varato un piano casa che gli ambientalisti Angelo Bonelli e Roberto Della Seta hanno definito "il più devastante d'Italia".
"Ma per centinaia di liguri che manifestano, molti altri tacciono. E magari si apprestano a votare per la stessa maggioranza di centrosinistra - prima guidata da Claudio Burlando, ora da Raffaella Paita - che ha puntato sulla politica del cemento. Con i risultati noti a tutti: la Liguria è la regione del Nord con i più alti tassi di disoccupazione".
Chissà quante volte Burlando si è pentito di aver detto ai vertici del "Secolo XIX": se ripigliate Ferruccio Sansa, con me avete chiuso!
Elio Domeniconi