Rapallo approva il bilancio di previsione, il sindaco Bagnasco: “Non abbiamo aumentato le imposte”
Pareggia a 48.228.492 euro il bilancio di previsione del Comune di Rapallo per il periodo 2022-2024. La pratica è stata discussa e portata ad approvazione nel Consiglio comunale di ieri sera.
I lavori consiliari si sono sviluppati sul primo punto all’ordine del giorno: l’approvazione del Dup (Documento Unico di Programmazione) 2022/2024 a seguito di nota di aggiornamento e del bilancio di previsione 2022/2024 e relativi allegati.
«Tengo molto a sottolineare un aspetto che è spesso poco valorizzato - ha commentato il sindaco Carlo Bagnasco - Anche nel 2022, nonostante le molteplici criticità legate al perdurare della pandemia e ad un complesso scenario internazionale che si ripercuote anche sui comuni, Rapallo non ha aumentato le imposte e non ha introdotto l’addizionale comunale IRPEF. Ritengo che, non gravare sui nostri concittadini in momenti di difficoltà come quello attuale, sia un aspetto estremamente importante».
L’assessore al Bilancio Antonella Aonzo ha illustrato gli aspetti tecnici delle pratiche con l’ausilio di slide. «Rapallo continua ad essere un comune virtuoso, con un bilancio sano - ha commentato l’assessore - Il bilancio rimane molto solido nonostante non siano aumentate le imposte e nonostante i grandi sforzi compiuti per sostenere le categorie più fragili in questo periodo particolarmente complesso. Un aspetto di particolare interesse riguarda la pressione fiscale annua pro capite. Le imposte comunali di Rapallo (Tari, Imu, Imposta di soggiorno), in media, si attestano a 721,42 euro per cittadino, un livello particolarmente basso se paragonato ai comuni della regione con caratteristiche analoghe e simili livelli demografici che raggiungono livelli compresi tra 1.200 e 1.300 euro. Un altro aspetto sul quale è importante soffermarsi riguarda la spesa sostenuta per fare fronte a politiche sociali e della famiglia, quasi 5 milioni di euro finalizzati ad erogare servizi aggiuntivi rispetto alla media nazionale superando la soglia prevista per la funzione sociale».