Il Patto dei Sindaci a Sestri Levante
Domani, giovedì 18 ottobre, a Palazzo Fascie presso la sede del Comune di Sestri Levante si svolgerà, la presentazione
del progetto "IL PATTO DEI SINDACI A SESTRI LEVANTE" alla presenza del Sindaco Lavarello (foto) e dell'Assessore all'Ambiente Di Lorenzo.
Questa iniziativa è stata promossa a seguito dell'adesione ufficiale del Comune di Sestri Levante al “Patto dei Sindaci” dello scorso 30 marzo 2012.
I comuni di: Moneglia, Casarza Ligure, Genova, Leivi, Lavagna, Neirone; Camogli, Recco, Deiva Marina , Varese Ligure ed Andora nel Savonese, avevano aderito rispettivamente al “Patto” già negli anni 2008-2009. “con grande anticipo rispetto all’Amministrazione Comunale di Sestri Levante” dichiara Marco Conti (Consigliere Comunale di Sestri Levante - del “Popolo della Liberta'"
Ma che cosa è nello specifico “Il Patto dei sindaci”?
Nasce per volontà della Commissione Europea dopo l'adozione, nel 2008, del "Pacchetto europeo su clima ed energia" per avallare e sostenere gli sforzi compiuti dagli enti locali nell’attuazione delle politiche nel campo dell’energia sostenibile. I governi locali, infatti, svolgono un ruolo decisivo nella mitigazione degli effetti conseguenti al cambiamento climatico, soprattutto se si considera che l’80% dei consumi energetici e delle emissioni di CO2 è associato alle attività urbane.
Per le sue singolari caratteristiche - essendo l’unico movimento di questo genere a mobilizzare gli attori locali e regionali ai fini del perseguimento degli obiettivi europei - il Patto dei Sindaci è considerato dalle istituzioni europee come un eccezionale modello di governance multilivello.
Al fine di tradurre il loro impegno politico in misure e progetti concreti, i firmatari del Patto si impegnano a preparare un Inventario di Base delle Emissioni e a presentare, entro l’anno successivo alla firma, un Piano d’azione per l’energia sostenibile in cui sono delineate le azioni principali che essi intendono avviare.
Al di là del risparmio energetico, i risultati delle azioni dei firmatari sono molteplici: la creazione di posti di lavoro stabili e qualificati non subordinati alla delocalizzazione; un ambiente e una qualità della vita più sani; un’accresciuta competitività economica e una maggiore indipendenza energetica, in un momento di grave crisi economica come quella che sta attraversando l’intero Paese.
Paola Famà