Quanti attestati di stima per la Ghio!
La cartolina di minacce spedita alla sindaco di sinistra Sestri Levante,
Valentina Ghio, ha suscitato un vasto clamore. Ma vediamo gli antefatti: la Ghio, prima di Natale, emana una direttiva comunale che vieta le affissioni comunali (e quindi non concede gli spazi) ad organizzazioni che secondo la prima cittadino sono razziste, fasciste, xenofobe, omofobe e naziste. Un caso più unico che raro in Liguria, infatti si tratta del primo comune ad adottarlo. Ma in Italia, nel recente passato, non sono mancati casi analoghi. Il polverone mediatico è vasto. La destra della “bimare” accusa il sindaco di guardare solo ad un lato degli eventi storici. Ma dopo pochi giorni le arriva una cartolina di minacce, scritta davvero in malo modo, da una persona che evidentemente non la pensa come lei. Ampia la solidarietà manifestata dal fronte politico alla Ghio, l’erede di Andrea Lavarello (sindaco della Baia delle Favole dal 2003 al 2013): a partire dalla spezzina Raffaella Paita, quindi al segretario regionale del Pd, il levantino Vito Vattuone, poi ai consiglieri regionali del Pd, il savonese Giovanni Lunardon ed il cattolico Pippo Rossetti.
Sestri Levante, a parte una sola amministrazione a trazione Lega Nord nel lontano 1994 (durata solo un anno), fui sempre governata dal 1948 ad oggi dalle forze di sinistra: nei primi anni, dal Pci, poi dai socialisti. Si tratta dell’unica enclave rossa in un oceano bianco o azzurro. E tra pochi mesi si rivota!