Il derby della contestazione
In dieci motivi un derby della Lanterna che ormai conta solo per la salvezza.
SAMPDORIA
1-FERRERO
Ha detto che il terzo campionato sarà quello dei risultati. Ma ormai non gli crede più nessuno. I tifosi blucerchiati sono stufi di un presidente da avanspettacolo. Potessero tornare indietro si guarderebbero bene dal contestare Edoardo Garrone.
2-MONTELLA
Non crede nemmeno più lui al presidente che, per l'amicizia che lega le mogli, l'aveva convinto a trasferirsi a Genova. Ha fatto sapere che può sganciarsi dal contratto pagando una penale da 1 milione e 200 milioni. Spera che lo cerchi una grande società. Ma è disposto anche a star fermo.
3-MANTOVANI
Criticando il "Ravano" il presidente Viperetta non ha ferito solo Ludovica e Francesca Mantovani. Si sono ritenuti offesi quelli che hanno nel cuore il presidente dello scudetto. Ma forse Ferrero sarebbe lieto che non si facesse più il "Ravano" per un altro motivo. Non dovrebbe più sborsare 30mila euro di contributo.
4-OSTI
Il direttore sportivo Carlo Orsi ha portato il presidente Massimo Ferrero al teatro Carlo Felice per assistere alle prove generali della "Tosca" di Puccini. I maligni sostengono che gli sono piaciute alcune comparse. E che vorrebbe portarle alla Sampdoria. Osti non conferma. Ma nemmeno smentisce.
5-TIROTTA
Il mitico Enzo, leader storico degli Ultrà, ha criticato con severità il presidente arrivato da Roma (e in particolare da Cinecittà). Ha invitato i tifosi a sostenere la squadra sino a salvezza raggiunta. Poi via libera alla contestazione.
GENOA
1-PREZIOSI
Sembra fantacalcio ma è la pura verità. Il Genoa ha un presidente Enrico Preziosi che non va ad assistere alle partite della sua squadra perché ha paura dei tifosi. Per i contatti va direttamente a Pegli, e poi se ne torna in Svizzera (ora ha la residenza a Lugano). E vede le partite in televisione. Un po' quello che fa Zamparini con il Palermo.
2-CALABRO'
Siccome ha risolto i problemi della Giochi Preziosi, il presidente ha respinto le offerte di Giovanni Calabrò. Anche perché pretendeva che il finanziere amico del Governatore Giovanni Toti si limitasse a tirar fuori i soldi (tanti). A guidare il Genoa ci avrebbe pensato ancora lui. Buonanotte.
3-GASPERINI
Il presidente ha invitato a cena Giampiero Gasperini da "Teresa" al Lido di Pegli ma è stato piuttosto vago sul futuro. D'altra parte l'allenatore non si preoccupa. Ha ancora due anni di contratto, un milione e 200 mila euro l'anno. Non lascerà certo il Genoa di sua spontanea volontà.
4-JURIC
A Crotone danno per sicuro che l'allenatore che li ha portati in serie A abbia già un impegno con il Genoa per tre anni. D'altra parte tutti gli hanno consigliato di lasciare da vincitore: i miracoli difficilmente si ripetono. I tifosi calabresi vorrebbero che tornasse Gasperini. E anche nel calcio mai dire mai.
5-PERIN
Invece di pensare solo a rimettere in sesto il ginocchio il portiere del Genoa si è messo a polemizzare in chiave politica con i "cugini" di Frosinone. Ha fatto ironia sugli abusi sessuali del '44 mentre suo nonno a Latina aveva bonificato l'Agro Pontino fondando Littoria. Si è pentito. Ma la senatrice Pd Maria Spillabotte ha chiesto per lui una "punizione esemplare". E chissà che non ci siano ripercussioni anche per il suo futuro in Nazionale.