Parodi rivuole Garrone
Le cose più amene continuano a leggersi sul "Secolo XIX", che ne detiene il record.
Ma per nostra fortuna ci sono anche i giornalisti che dopo aver lasciato il "Secolo XIX" per raggiunti limiti d'età, invece di godersi (come si usa dire) la pensione, vanno a bussare alla porta di altri giornali.
Uno di questi è Renzo Parodi, uno dei giornalisti più umili del panorama genovese. Basti dire che, pur chiamandosi Renzo Augusto, che gli darebbe un tocco di autorevolezza, continua a firmarsi solo Renzo, come fosse un Parodi qualsiasi. Ebbene dopo la pensione Renzo Parodi, che ha svolta tutta la carriera al "Secolo XIX", sperava di continuare a fare il giornalista a tempo pieno, come del resto fanno alcuni suoi illustri colleghi. Invece lo impiegavano col contagocce. E così si è stufato ed è passato alla concorrenza, "La Repubblica", dove firma una rubrica personalizzata, "A modo mio". E a modo suo può scrivere qualsiasi cosa.
Un'idea originale l'ha avuta: Edoardo Garrone si riprenda la Sampdoria. Visto che era stato lui a regalarla a Massimo Ferrero, noto come "Er Viperetta". Non solo: per convincerlo a prendersela, l'aveva pure ricoperto d'oro (di fidejussioni). Lo confesso: quando, con un colpo a sorpresa, Garrone aveva fatto uscire da una stanza dell'Hotel President il nuovo presidente della Sampdoria, per presentarlo alla stampa, mi ero chiesto: ma questo, dove l'ha scovato? Poi pensavo di essermi sbagliato. Perché questo romanaccio educato al Testaccio stava dimostrando di essere non solo simpatico ma anche fortunato. Poi, come si sa, i nodi sono venuti al pettine. E i tifosi della Sampdoria, anche quelli che l'avevano accolto come il salvatore della patria, si sono convinti che questo Ferrero (solo omonimo di quello della Nutella) non è in grado di sostituire Edoardo Garrone. E allora che ritorni il figlio dell'indimenticabile Duccio.
Ma questo Parodi, che pure si era formato su "Sampdoria Club", dovrebbe sapere che Edoardo, tifoso autentico, aveva dovuto mollare la Sampdoria per volontà dei parenti, stufi di sganciare milioni per poi sentirsi insultare allo stadio. Si sono già dimenticati gli insulti e gli sputi? E ora i Garrone-Mondini dovrebbero tornare e magari pagare a peso d'oro questa Sampdoria che avevano regalato, visto che Ferrero aveva fatto sapere (a Gabriele Volpi) che per togliere il disturbo pretende 100 milioni.
Suvvia, siamo seri. La Sampdoria, che con il tandem Paolo Mantovani (presidente) e Duccio Garrone (sponsor) aveva riportato a Genova lo scudetto, non merita questo gioco al massacro.