I miracoli di S(e)an Sogliano
Si chiama Sean Sogliano. Ma il presidente del Genoa Enrico Preziosi deve togliere una "e".
E diventare San Sogliano.
Sogliano figlio è l'ultima speranza di Preziosi per non cedere il Genoa a Giovanni Calabrò (o a chi altro volesse comprarlo). La trattativa è complicata anche perché vede di fronte due marpioni, uno irpino, l'altro calabrese. Gente tosta, con un palmo di pelo sullo stomaco.
Calabrò ha i soldi, quindi ritiene di avere il coltello dalla parte del manico. E' sicuro che prima o poi Preziosi sarà costretto a cedere il Genoa (e anche la Giochi Preziosi).
Ai tifosi interessa solo il Genoa. E' un Genoa che ha perso tre partite di fila e quindi è scivolato verso la zona retrocessione. E' quindi un Genoa che ha bisogno di rinforzi, e l'allenatore Giampiero Gasperini l'ha detto chiaramente.
Se fosse entrato Calabrò, visti i milioni che ha in banca, non ci sarebbero stati problemi. Dovendo fare da solo il presidente-giocattolaio deve sperare nel miracolo di S(e)an Sogliano. Nel suo ufficio in azienda, come si poteva notare nell'intervista-lecchino che gli ha fatto il solito Pinuccio Brenzini per Telenord, c'è una bella effigie di Padre Pio (che da qualche anno è diventato santo perché ha fatto tanti miracoli).
A Padre Pio il devoto Enrico Preziosi ha chiesto di farne un altro per il tramite di Sogliano. Infatti il presidente ha "ordinato" al nuovo operatore di mercato due cose che sono apparentemente contraddittorie:
- Sogliano deve vendere per portare a casa i 15 milioni che servono a Preziosi per portare a termine il campionato
-e al tempo stesso deve rinforzare la squadra, secondo le richieste di Gasperini, per evitare che finisca in serie B.
Un comune mortale non ci riuscirebbe sicuramente. Ma Sogliano può farcela. Magari con l'intercessione di Padre Pio. Pardon, di San Pio.