Giovanni Calabrò

Il presidente del Genoa Enrico Preziosi non assiste più alle partite del Genoa in tribuna d'onore accanto al fedelissimo

avvocato Maurizio Mascia. Preferisce vedere le partite in televisione o, se è all'estero per lavoro, ascoltare le esaltanti radiocronache del mitico Pinuccio Brenzini, vecchio cuore rossoblu. Se vuole caricare la squadra, va a Pegli durante la settimana. Domenica, ad assistere alla sconfitta con il Carpi non c'era nemmeno il figlio Fabrizio.
Non si è naturalmente fatto vedere il probabile acquirente, il nababbo Giovanni Calabrò da Montecarlo-Londra. E incontra i suoi collaboratori fuori città. Ufficialmente i suoi avvocati e commercialisti stanno controllando i bilanci. Ma chi è vicino a Calabrò assicura che il vero motivo è un altro. Calabrò sa di avere in pugno Preziosi per tanti motivi:
-Preziosi aveva fatto venire a Marassi investitori cinesi, e poi Villani e Masnata, ma non è andato in porto niente.
-Il presidente del Genoa ha fatto ricerche su Calabrò e ha approdato che ha un patrimonio immenso.
-Preziosi ha bisogno dei soldi di Calabrò per rinforzare la squadra, altrimenti per far cassa sarà costretto a vendere Perin e Perotti (l'anno scorso a gennaio aveva venduto Sturaro alla Juventus e Antonelli al Milan). E se non rinforza la squadra non viene a Marassi temendo la contestazione dei tifosi.
Il fatto è che Enrico Preziosi vuole uscire a testa alta e pretende di restare presidente per altri tre anni. Mentre Giovanni Calabrò, per tirar fuori una barcata di soldi, vuole diventare presidente già a giugno, si rifiuta di aspettare tre anni.
Se Preziosi accetterà le condizioni di Giovanni Calabrò verranno assieme a vedere il derby. Altrimenti se ne riparlerà nel 2016.

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