Samp, urge Volpi
I tifosi stavolta sono d'accordo con tanti critici: la Sampdoria deve cambiare l'allenatore.
Per salvare il salvabile. Visto che il campionato deve ancora iniziare.
Leggo che il destino di Walter Zenga è legato alla partita di ritorno in Serbia.Tutto questo mi sembra assurdo: cosa possono fare i blucerchiati a Novi Sad, oltre che a rendere omaggio al grande Vujadin Boskov?
Gli amanti delle statistiche hanno ricordato che nella storia delle coppe nessuna squadra ha mai ribaltato uno 0-4. E' chiaro che i blucerchiati scenderanno in campo già rassegnati alla sconfitta. Se ne rendono conto da soli, senza che gli venga ricordato dalle statistiche.
Ho visto la partita (in televisione) e ho letto un po' i giornali. La maggior parte dei critici sostiene che a perdere la partita è stata la difesa. Ed è vero che i serbi si avvicinavano a Viviano come volevano (hanno pure colpito la traversa). Ma cosa ha fatto questo attacco, non certo atomico, per meritarsi una presunta sufficienza? Io ho visto solo tiri sbagliati.
A mio avviso, quindi, questa Sampdoria va bocciata in blocco. Non è una squadra in grado di far bella figura in serie A, non è una squadra che possa andare avanti in Coppa, dove per altro era andata per le inadempienze di Enrico Preziosi, pagate duramente dal Genoa.
Può darsi che ora, per calmare i tifosi, il presidente Massimo Ferrero si decida a chiamare Antonio Cassano, visto che gli aveva già preparato il contrattino. Ma, sempre a mio avviso, in questa situazione l'arrivo di Cassano (al quale Zenga non si opporrebbe più, per cercare di salvare se stesso) servirebbe solo ad aumentare la confusione.
Anche il "Secolo XIX" ha già scaricato l'Uomo Ragno e fa i nomi di ben quattro possibili sostituti: Delneri, Donadoni, Prandelli e Montella.
Insomma sparano tutti contro il povero Zenga. Ma che sarebbe stato un'incognita lo si sapeva, avendo lavorato soprattutto all'estero. In Italia si ricorda per il fallimento di Palermo e per l'esibizione come postino in bicicletta da Maria De Filippi in "C'è posta per te".
Secondo me, la Sampdoria ha bisogno prima di tutto di un presidente. Sinora il simpatico Massimo Ferrero, detto Er Viperetta, è andato avanti grazie ai finanziamenti delle famiglie Garrone-Mondini. Ora dovrebbe cavarsela da solo. Ma potrà cavarsela solo se gli viene in soccorso Gabriele Volpi. Altrimenti, povero lui.
O meglio: povera Sampdoria!
Elio Domeniconi