L'impresa di Gabbiadini
Il campionato di serie A in dieci motivi.
- di Elio Domeniconi
1-MIHAJLOVIC
La Juventus a Torino aveva sempre vinto. Era sicura di battere anche la Sampdoria. Che aveva fatto i conti senza Gabbiadini. E' ancora a metà con la Juve, ma Allegri ha detto che non gli serve. Forse ora ha cambiato idea.
2-PREZIOSI
Avallando certe insinuazioni il presidente Preziosi ha fatto scoppiare un pandemonio. Ma certo senza agevolazioni la Roma non avrebbe vinto a Marassi. Anche se l'arbitraggio di Banti probabilmente non c'entra con la banda della Magliana.
3-BUFFON
Il portierone ha evitato la sconfitta della Juventus. E qualcuno ha scritto su Facebook che la colpa è del presidente Ferrero. Che aveva sfruculiato troppo Ilaria S'Amico. E il fidanzato si è vendicato.
4-INZAGHI
Dopo aver battuto il Napoli l'allenatore del Milan Inzaghi ha detto che forse ha ragione Berlusconi che parla di Champions. Ma bisognerebbe tener conto anche di questo Napoli. Che non è certo una squadra da scudetto.
5-MANCINI
Battendo il Chievo anche Mancini si è dichiarato ottimista sul futuro dell'Inter. Ma è un'Inter con un Palacio inesistente. Per fortuna ha trovato in Ranocchia un terzino goleador.
6-BELOTTI
Di Francesco era già convinto di portar via un punto da Palermo. Poi Iachini ha fatto entrare Belotti. E Belotti gli ha fatto vincere la partita. Ma il Sassuolo non meritava di perdere.
7-MAURI
La Lazio battendo l'Atalanta ha raggiunto Sampdoria e Genoa al terzo posto. Un giocatore prezioso. Che avrebbe potuto fare una carriera più brillante se non avesse commesso certi errori di gioventù.
8-CASSANO
Dopo tante sconfitte il Parma ha strappato un punto al Cagliari. Ma anche per via delle penalizzazioni la situazione è disperata. Cassano ha già disdetto il contratto per la casa.A gennaio se ne andrà.
9-DI CARLO
Ha esordito alla guida del Cesena con una pesante sconfitta contro la Fiorentina. Adesso si capisce perché Ballardini e Reja hanno rifiutato la panchina del Cesena. Sarebbe stato un suicidio sicuro.
10-DI NATALE
Perdendo in casa ad opera del Verona l'Udinese ha confermato i suoi limiti. Di Natale non può bastare. Mentre al Verona per risollevarsi possono bastare i gol di "nonno" Toni.