Samp, soltanto un pari contro il modesto Catanzaro e adesso mister Sottil è a rischio esonero
Continua l'astinenza da vittorie della Sampdoria che, opposta a Marassi ad un Catanzaro non più che modesto, non va oltre il pareggio. A fine gara sonoro saluto a suon di fischi da parte di una Sud stufa di assistere a spettacoli così incolori. A questo punto, la posizione di mister Sottil si fa oltremodo critica e non è da escludersi che nelle prossime ore la società decida per l'esonero.
Partita scoppiettante solo nel punteggio, ma davvero brutta, infiorata da errori e condizionata da una violenta tramontana. Per oltre mezz'ora non succede quasi nulla. Poi, al 42', blucerchiati in vantaggio nella prima azione reale del match: gran lavoro di La Gumina sulla sinistra e cross basso verso Sekulov, che sul secondo palo insacca agevolmente.
La ripresa si apre con il Catanzaro in avanti e al 53' giunge il pari su cross di Pontisso, spizzata di Bonini e zampata vincente del cannoniere Iemmello. La sfida resta in equilibrio, ma i padroni di casa tornano avanti al 58' grazie al Var, che dopo due minuti richiama l'arbitro trascorsi al monitor per un colpo di mano di Bonini su testata di Tutino, che trasformerà il rigore. Passano nove giri di orologio e sempre il Var interviene per segnalare un fallo (o presunto tale) di Ferrari in piena area su Buso. Iemmello dal dischetto fa il bis.
Neppure il tempo di riordinare le idee e i calabresi calano il tris al 70' ancora con il loro scatenato centravanti, che su cross dalla sinistra incorna nell'angolino lasciando di sasso i difensori doriani.
Nelle file blucerchiate entrano dapprima Pedrola - che con un dribbling costringerà Pompetti alla seconda ammonizione e il Catanzaro all'inferiorità numerica - e poi il 19enne Leonardi, prodotto del vivaio, che si rivelerà decisivo. Suo il tocco vincente in mischia (assist di Ioannou) al 90' e ancora suo al 96' lo splendido passaggio per Tutino, che clamorosamente da due metri spedisce a lato.
Pierluigi Gambino