Il Genoa in casa della Lazio col solo recupero parziale di Badelj e con Vogliacco in difesa
Un Genoa ancora una volta incerottato renderà visita domani (ore 15) ad una Lazio lanciata in classifica e galvanizzata dal successo di Europa League in Olanda. Mister Gilardino è sempre alle prese con l'emergenza. Rispetto al match col Bologna ha un Badelj in più ma intende adottare la massima prudenza, sicché difficilmente lo rischierà prima di giovedì a Marassi con la Fiorentina.
Qualche modifica nella formazione però è presumibile. In difesa, finalmente a quattro, dovrebbe tornare Vogliacco al fianco di Vasquez, mentre le altre scelte dipenderanno dal modulo: 4-5-1 con Pinamonti unica punta o 4-3-1-2 con l'impiego in avanti del giovane Ekhator preferito ad Ankeye, dato il nuovo infortunio occorso a Ekuban. A centrocampo sicuro l'impiego di Frendrup e Thorsby, con Miretti (il peggiore sabato scorso), Zanoli e Norton-Cuffy a giocarsi gli altri posti al sole.
Gilardino sposa il realismo: “La Lazio sta facendo ottime cose, ha una qualità elevata e un'identità molto forte, oltre a vantare parecchi elementi in grado di determinare le partite. Noi siamo in difficoltà a livello numerico ma non possiamo sbagliare più e dobbiamo mantenere lucidità. Per quanto visto in settimana, sono sicuro che andiamo a Roma per combattere. Quanto agli infortuni, alcuni sono stati casuali e vanno comunque gestiti, senza dare colpe a nessuno. Riguardo alle mie scelte, devo compiere valutazioni generali sapendo quanto possa offrire un giocatore ad inizio gara e quanto dal 55' in poi. Vogliamo presentare un baricentro un po' più alto, come nel secondo tempo col Bologna, ma occorre mantenere certi equilibri tattici”.
Inevitabile la domanda in merito a Mario Balotelli, che aspetta sempre una chiamata da Genova. Gila continua a caldeggiarne l'ingaggio: “Sì, Mario può essere un profilo adatto, ha ancora motivazioni e il fuoco dentro. La società sa cosa penso, ma la decisione non dipende da me. Sono alcune settimane che si parla di certe situazioni e siamo un po' in ritardo”.
Pierluigi Gambino