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Clamorosa rimonta di un Genoa indomito, che guadagna un prezioso pareggio col Bologna

L'esultanza dei giocatori rossoblù (foto sito Genoa)

Un Genoa imbottito di riserve rimonta due gol nel finale e strappa al Bologna un punto preziosissimo interrompendo la serie nera. Sino all'intervallo il Grifone fatica a reggere la superiorità dei petroniani che, dopo aver impegnato in tre circostanze l'attento portiere Leali, passano al 37', con pieno merito, grazie ad una sfortunata deviazione di Vasquez, su tentativo di Orsolini, che spiazza il numero uno locale.

Nell'intervallo mister Gilardino sostituisce l'improponibile Melegoni con Norton-Cuffy e il disastroso esordiente Mercandali con un attaccante in più, Ekhator. La manovra genoana cresce di tono ma è ancora la squadra di Italiano a trovare il gol: la bordata dal limite di Odgaard si infila nell'angolino basso.

La gara sembra in ghiacciaia ma il Genoa non muore mai. A metà tempo entrano il giovane Masini per un Thorsby mai in partita e Zanoli per Miretti, il peggiore in campo. I cambi di Gila sortiscono subito i frutti sperati: al 73' Ekhator approfitta di un'incertezza del difensore petroniano Casale e serve Pinamonti, il cui secco rasoterra riapre la contesa. Gli ospiti sembrano controllare agevolmente gli assalti del Grifone ma all'85' vengono puniti ancora da Pinamonti, che su punizione dalla sinistra di Martin svetta a centro area e con una perentoria inzuccata infila all'incrocio scatenando l'esultanza di tutto lo stadio.

Non è stato un Genoa esaltante, specialmente sino al riposo, ma il pareggio consente all'allenatore di salvare la panchina, anche se non risolve i problemi di classifica. Adesso la società deve decidere se ingaggiare o meno Mario Balotelli, che aspetta solo una telefonata.

Pierluigi Gambino

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