Pedrola ispira, De Luca segna e la Samp espugna nel finale il campo di Lecco tornando settima
Grazie ai suoi due talentuosi panchinari, la Samp, largamente incompleta (mancavano, tra gli altri, Esposito, Borini e Depaoli), espugna nel finale il campo del Lecco fanalino di coda e, sfruttando il rallentamento del Brescia nel derby contro la Feralpi, torna al settimo posto, a sole tre lunghezze dal Palermo sconfitto alla Spezia.
Troppe le assenze tra i blucerchiati, davvero irriconoscibili e penalizzati dal terreno pesante, ma anche con queste scusanti ci si doveva aspettare di più. Infruttuosa la mossa iniziale di Pirlo, che rilancia a sorpresa Ricci al posto di Darboe. Il Doria disputa un pessimo primo tempo, rischia in qualche circostanza la capitolazione subendo la superiorità degli avversari e non brilla neppure nella prima parte della ripresa. Da notare la sostituzione nell'intervallo di un Kasami impresentabile con Benedetti.
Dopo un miracolo di Stankovic all'ora di gioco su tocco ravvicinato di Inglese, arriva al 64' la scossa al match quando il tecnico ospite decide di sostituire gli impalpabili e malamente assistiti Alvarez e Verre con Pedrola e il convalescente De Luca. Lo spagnolo sale subito sugli scudi: dapprima costringe, al 73', l'ingenuo Lepore ad un fallaccio che gli costa l'espulsione diretta e otto minuti più tardi, a capo di un'azione personale sulla fascia destra, spedisce in mezzo il pallone decisivo, sfruttato con una zampata dal centravanti.
Pierluigi Gambino