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Il Genoa a Firenze con qualche probabile novità in formazione per infrangere un tabù

Alberto Gilardino

Dopo il successo di Verona, il Genoa proverà domani (inizio ore 18:30) a spezzare un tabù allo stadio Franchi di Firenze, dove l’ultima vittoria rossoblù risale al lontanissimo marzo 1977. Mister Gilardino non ha parlato del corteggiamento della società viola nei suoi confronti, ricordando invece il match di andata, stravinto dai toscani per 4-1: “Quella partita ci ha insegnato molto e ci ha permesso di acquisire la mentalità giusta e una certa solidità”.

Vincenzo Italiano, allenatore della Viola, dovrebbe procedere ad un massiccio turnover in vista dell’impegno di giovedì prossimo in Conference League, ma il tecnico rossoblù non si fida: “La Forentina ha dimostrato di aver fondamenta solidissime e può disporre di molti elementi di qualità, molto bravi nel palleggio. Giocare a Firenze non sarà facilissimo”.

In tema di formazione, Gila non esclude sorprese, sia nella gara in Toscana sia in quella di venerdì prossimo a Marassi contro la Lazio. “L'idea è di vedere all’opera da qui alla fine elementi che hanno giocato meno e vanno valutati. Tutti debbono sentirsi partecipi del progetto”. Possibile pure l’innesto del difensore Cittadini e del centrocampista Bohinen.

Tra i giocatori in dubbio, Mateo Retegui. “Sa anche lui – aggiunge il mister – che questo finale è determinante per un posto in Nazionale, ma ha avuto un problema alla caviglia e bisogna decidere il suo minutaggio nelle varie partite. A Verona Ekuban ha fatto molto bene, oltre al gol si è sacrificato”.

Probabile una staffetta tra i due attaccanti, con Gudmundsson titolare fisso, ma pure il giovane Ankeye, magari in corso d’opera, è destinato a trovare spazio. 

Pierluigi Gambino

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