La Sampdoria di Belsito
Tutta la città ne parla. L'unico che non ne vuole parlare è il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero.
Che nega tutto, anche l'evidenza. Dei suoi rapporti con Francesco Belsito ha detto: "Ar Gianicolo de Roma ce sta 'n terrazzone che se chiama Bbbelsito. Io de Bbbelsito conosco solo quello. Con Belsito ho preso qualche caffè, non lavora per me o per la Samp, non ha avuto nessuna delega. Ora gli parlo, lo denuncio, anzi mi sa che lo meno e faccio prima".
Altro che menarlo. Belsito, sabato sera, era in tribuna d'onore, a godersi la partitissima Sampdoria-Roma. E Ferrero: "Quando vado allo stadio, penso alla partita. Non è mio compito controllare chi c'è e chi non c'è. Non mi occupo io di chi siede in tribuna".
D'accordo, i compiti del presidente sono altri. Ma alla tribuna d'onore si accede solo col biglietto d'invito. Ed è impensabile che qualcuno dello staff della Sampdoria abbia autorizzato l'ex tesoriere della Lega a sedersi tra i (cosiddetti) Vip senza il placet, se non l'input, del presidente. Ferrero a chi la vuol dare a bere?
Intendiamoci. Ferrero è il presidente - il padrone - della Sampdoria. E in casa sua, può invitare chi vuole. E' vero che Belsito dovrà affrontare un processo e le accuse sono piuttosto pesanti, ma sinora è incensurato. Quindi potrebbe lavorare benissimo sia per la Sampdoria che per la Lega.
Si sa che tramite la Lega vorrebbe portare soldi per aiutare gli alluvionati. Tommaso Fregatti, segugio del "Corriere Mercantile". Ha scoperto che Belsito dovrebbe aiutare Ferrero a trovare uno sponsor, tramite le sue conoscenze. Anzi si sarebbe già messo all'opera. La Sampdoria ha bisogno di uno sponsor da scrivere sulle maglie blucerchiate. Sinora prima ha reclamizzato un suo film, poi ha chiesto aiuto per gli alluvionati.
E' quindi probabile che Belsito abbia incantato "Er Viperetta" con la sua parlantina. Si sono piaciuti subito perché hanno tanti punti in comune. Vengono dal nulla. Belsito, di origini calabresi (e quindi sampdoriano) quando era il secondo autista di Alfredo Biondi, abitava al Biscione ed era sbulinato. Quando è passato alla Lega, è entrato nel Cerchio magico di Umberto Bossi. E' diventato addirittura sottosegretario di Stato. Ora vive in un attico nel Quadrilatero, veste griffato, e viaggia su una Porsche Cayenne. Si dice che sia proprietario non solo dello storico caffè Balilla (che è intestato alla madre) ma di una serie di locali. Ma è al sicuro. Perché se per caso dovesse essere condannato, non potranno sequestrargli nulla, risulta nullatenente.
E' sicuramente un furbetto del quartierino. E quindi non c'è da meravigliarsi che dopo Bossi abbia incantato Ferrero. Non si capisce invece perché Ferrero continui a negare l'evidenza. Li hanno visti a cena non solo da "Mannori" ma in altri ristoranti. E allora perché continua a dire che lo vuol menare? Se Belsito gli troverà lo sponsor, lo inserirà nel Cerchio Magico della Sampdoria.
Elio Domeniconi