Garrone cacci Mihajlovich
Chi ha avuto la fortuna di conoscere Riccardo Garrone (personalmente lo conoscevo dal liceo) non ha dubbi.
Il grande Duccio, a questo punto, avrebbe già telefonato a Mihajlovic: "Sinisa, ti ringrazio per quello che hai fatto per la Sampdoria, ma ora non ci servi più. Arrivederci e grazie".
Penso che abbia lo stesso coraggio il primogenito Edoardo, che lo ha sostituito al vertice della Sampdoria. Certo per lui è più difficile. Perché è un acceso tifoso dei colori blucerchiati (il padre era entrato nel calcio solo per spirito di servizio, ma i suoi sport preferiti erano altri, caccia e golf). Ammirava Mihajlovic già come calciatore. Era stato lui a imporlo, quando i suoi collaboratori gli suggerivano altre scelte. Non vorrebbe lasciarlo andare via.
E' quindi probabile che la Sampdoria aspetti altri due giorni, per sapere se il tecnico serbo firmerà il contratto, che è già stato preparato nei minimi dettagli perché dopo l'ultimo colloquio c'era l'accordo su tutti.
Ma è una mossa sbagliata, a mio modesto avviso. Perché Sinisa non ha chiesto due giorni di tempo per riflettere, visto che c'era accordo su tutto. I due giorni in più gli servono per capire se potrà andare alla Lazio se non addirittura alla Juventus. E questo ragionamento, a me presidente della Sampdoria…
Sia chiaro: Mihajlovic ha il diritto di fare i suoi interessi di professionista. Alla Lazio guadagnerebbe almeno il doppio rispetto a quello che gli ha offerto la Sampdoria e alla Juventus potrebbe arrivare addirittura al triplo. Roma è la sua città, la città dove vive la sua famiglia. La Lazio è il suo grande amore, i suoi figli giocano nel settore giovanile della Lazio. I tifosi lo amano.
La Juventus sarebbe una sistemazione ancora più prestigiosa. Essere scelto per sostituire Antonio Conte che ha vinto tre scudetti di fila, per lui sarebbe un grande onore. Vorrebbe dire entrare nel giro degli allenatori internazionali.
Mihajlovic sa che con la Sampdoria ha fatto il massimo. Ora, grazie ai risultati ottenuti con i blucerchiati, è sulla cresta dell'onda. Tra un anno lo scenario potrebbe essere diverso. Garrone junior è un tifoso, ma è anche un manager. Vorrebbe assecondare le richieste dell'allenatore, che chiede rinforzi in tutti i reparti. Però non può accontentarlo. Ha il dovere di pensare prima di tutto ai bilanci. Che sono terribilmente in rosso.
Quindi l'interesse di Sinisa è quello di trovarsi un'altra sistemazione. Ma non è giusto che tenga Garrone sulla corda, che ritenga la Sampdoria la sua terza scelta. E non è giusto che la Sampdoria accetti di fare la ruota di scorta. Mihajlovic è giovane e ambizioso. Vuole sfruttare il suo momento. E che vada a Torino o a Roma.
Alla Sampdoria non serve un allenatore demotivato. Un allenatore che resterebbe a Genova solo se non andassero in porto le trattative con Lazio e Juventus. La Sampdoria deve essere la prima scelta.
Elio Domeniconi