Gli italiani del Benfica
Il Benfica ha eliminato la Juventus. Mezza Italia ha pianto, ma mezza Italia ha esultato. Gli italiani che tifavano per il Benfica
in spregio alla Juventus.
Dopo aver ascoltato i commenti degli juventini, il numero dei tifosi del Benfica è ancora aumentato. Perché la Juventus, abituata a vincere, ha dimostrato di non saper perdere. Questa eliminazione è sicuramente arrivata inaspettata. A Lisbona i bianconeri avevano perso per 1-2 e siccome i gol segnati in trasferta valgono doppio sarebbe bastato vincere a Torino per 1-0 e la Juventus avrebbe disputato la finale dell'Europa League che si gioca proprio a Torino, e battere il Siviglia sul proprio campo, sulla carta, sarebbe stato facile.
Per eliminare il Benfica l'allenatore Antonio Conte contava anche sul pubblico e diciamo che i tifosi hanno fatto il proprio dovere. E alla fine se la sono presa con l'arbitro, l'inglese Clattenburg. E allora viene facile concludere che i bianconeri in Italia sono abituati troppo bene come sostiene da sempre la mezza Italia che non ha il cuore bianconero.
E certo un arbitro italiano un rigore magari l'avrebbe fischiato e avrebbe pure chiuso un occhio su un fuorigioco. Ma in campo internazionale non c'è la sudditanza psicologica. Prendersela con un arbitro che magari non è stato perfetto ma non ha certo determinato il risultato, è atteggiamento di arroganza.
Conte avrebbe fatto meglio a recitare il mea culpa. La Juventus ha sbagliato l'approccio alla partita, sicura che prima o poi il golletto ci sarebbe scappato. I bianconeri erano troppo sicuri di arrivare alla finalissima, loro che erano partiti per vincere la Champions. Tevez aveva addirittura invitato Maradona perché festeggiasse con loro.
Anche in questa occasione Conte avrebbe dovuto ricordare il detto del suo antico maestro, il saggio Trapattoni che ammoniva: "Non dire gatto, se non ce l'hai nel sacco".
Tevez e compagni hanno sbagliato troppi gol. Non si può nemmeno dire che il Benfica abbia fatto catenaccio, ha spaventato spesso Buffon. Una partita si può sbagliare, la Juventus l'ha sbagliata e merita lo stesso un lungo applauso. Ma scaricare le colpe sull'arbitro è assurdo. E' un atteggiamento da Juventus. Di quella Juventus che ha fatto godere metà degli italiani.
Elio Domeniconi