Skin ADV

L’intervista - I 30 anni di Danilo Staiti da direttore artistico del Politeama Genovese

Danilo Staiti in una foto d'archivio

Era il 1994, quando l’allora indimenticabile Savina Scerni, presidente del Politeama Genovese, decise di affidare la direzione artistica ad un giovane emergente che, verso il mondo teatrale, aveva le sue migliori tendenze.

Danilo Staiti ricorda questi trent’anni di vita fra le quinte, le poltroncine rosse (un tempo blu) in questo suo storico teatro Genovese di nome e di fatto tanto caro ai cittadini della Lanterna.

Come ci si sente dopo trent’anni di attività teatrale, tra attori, attrici, organizzatore, manager?
I ricordi sono sempre piacevoli, essere arrivati a trent’anni è certamente un bel traguardo. 

Dopo trent’anni sempre sulla breccia più che mai…
Abbiamo chiuso un anno straordinario, 128 mila presenze, ben 69 titoli e 127 date. Certamente un bel successo.

È un teatro che va avanti con i propri piedi?
Sì, per fortuna stiamo camminando ad un buon ritmo e questo grazie ai genovesi, innamorati dei nostri programmi.

Questi numeri che cosa rappresentano?
Dopo la pandemia è scoppiata la voglia di uscire e di divertirsi, voglia di trovare ancora il modo di incontrarsi. E il nostro teatro ha rappresentato, evidentemente, l’occasione per risolvere certi momenti diciamo depressivi dopo la tempesta del Covid.

Forse hanno contribuito anche i vostri cartelloni molto trasversali…
Certamente queste nostre proposte, che vanno dalla musica alla prosa, dalla lirica alla cultura e alla comicità, hanno trovato una bella risposta dal pubblico.

A proposito di trasversalità, quest’anno offrirete anche un teatro che diventa pub dove si berrà birra e si canterà con nomi stranieri di lusso…
È una nuova idea, si tratta di ‘The choice of man’, dopo lo spettacolo si potrà bere, chiacchierare con gli interpreti. Musica dei Queen, Paul Simon e altri.

Interessanti anche gli spettacoli successo che farete ritornare…
Certamente, tornerà la Mannino, e poi non mancherà ‘Grease’ e la tanto attesa commedia musicale con ‘Aggiungi un posto a tavola’, ‘Peter Pan’ e ‘Saranno famosi’.

I vostri spettacoli sembra attirino anche giovani, attratti anche da iniziative culturali…
È vero. Abbiamo scoperto che anche le materie scolastiche fanno spettacolo. Sul parco porteremo la fisica dello scapigliato Vincenzo Schettini ed anche la letteratura del ventenne Leonardo Prati.

Come è cambiato il pubblico genovese da trent’anni a questa parte?
È cambiato, ha superato periodi brutti, ma sembra abbia finalmente recuperato quella spinta a cercare un po’ di libertà anche culturale che tanto sembrava venir meno. 

Ci sarà anche qualche intellettuale quest’anno che calcherà il palcoscenico?
Non ci facciamo mancare niente: arriveranno nientemeno che Massimo Recalcati e Umberto Galimberti.

Serviranno a curarti, in diretta, qualche momento di depressione che in trent’anni avrei avvertito?
Hai ragione. Resta però questo nostro staff (con la figlia di Savina che non dimentichiamo mai) a lavorare in team con grande volontà e tanto impegno. Posso dire che sono stati trent’anni di soddisfazioni.

Vittorio Sirianni

 

Pin It

Genova3000 TV

Genova3000 TV

Notizie

Levante

Cultura

Spettacoli

Sport

Gossip

Genova Sport 2024