“Moriremo tutti, ma tu di più”: il monologo di Cristina Chinaglia al Teatro Sociale di Camogli
Cristina Chinaglia è uno dei volti femminili più noti di Colorado, Zelig Lab, La TV delle Ragazze. Il suo è un umorismo intelligente, tagliente, talvolta cinico. Ma sempre spiazzante e irresistibile. Soprattutto quando, da donna, ironizza sugli stereotipi del femminile.
È lei la protagonista del primo spettacolo del Teatro Sociale di Camogli dopo la pausa di Pasqua, venerdì 14 aprile alle ore 19.30, un appuntamento che fa parte del ciclo “Aperitivo a Teatro” (la cui formula prevede la possibilità di gustare un aperitivo durante lo spettacolo, servito esclusivamente nei palchi dal "Caffè del Teatro", con una maggiorazione di 5 € sul costo del biglietto).
Titolo, “Moriremo tutti, ma tu di più”, un monologo – non solo interpretato, ma anche scritto da Chinaglia – in forma di stand-up comedy, con tocchi di umorismo nero. La protagonista, la trentenne Marta, si ritrova infatti a vivere sulle soglie di un mondo che sta per finire, una prospettiva apocalittica che esaspera le sue nevrosi e idiosincrasie, costringendola a fare i conti con i piccoli e grandi problemi della vita. Un testo che passa a contrappelo il particolare e l’universale, facendo ridere sia sui massimi che sui minimi sistemi.
Cristina Chinaglia, nata in provincia di Rovigo, si è laureata in Lingue a Padova e ha studiato alla scuola di Teatro di Bologna. In seguito si è specializzata al TeatroLab diretto da Antonio Albanese e Giorgio Comaschi. Nella sua carriera ha lavorato, tra gli altri, con Dario Fo, Franca Rame e Giorgio Albertazzi. Si è inoltre perfezionata nel mimo con Steve Wasson e Corinne Suom, una componente fondamentale dei suoi spettacoli, caratterizzati da una forte comicità espressiva e gestuale.