I Mille del Ponte, anteprima stasera a Nervi
Mille persone che hanno ricostruito il ponte di Genova a tempo di record, un’impresa eroica e titanica celebrata da uno spettacolo teatrale: I Mille del Ponte è uno spettacolo che verrà presentato in anteprima mercoledì 21 luglio alle ore 21:15, durante il Nervi Music Ballet Festival 2021
Lo spettacolo teatrale e musicale è nato da un’idea di Pietrangelo Buttafuoco e Raffaella Luglini, presidente di Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo, scritto da Massimiliano Lussana e dedicato alle lavoratrici e ai lavoratori che hanno ricostruito il Ponte di Genova, nella produzione della Fondazione Ansaldo. L’allestimento dello spettacolo, prodotto dalla Fondazione Ansaldo – Gruppo Leonardo è promosso dal Comune di Genova dalla Regione Liguria, e ospitato dal Teatro Carlo Felice sul palco del Nervi Music Ballet Festival 2021.
I protagonisti delle storie portate in scena emergono dai ritratti presentati nel volume eponimo voluto da Fondazione Ansaldo per l’archivio storico del lavoro italiano, un racconto fotografico attraverso i volti, le mani e le immagini del lavoro - dalla demolizione all'esplosione fino alla ricostruzione - di coloro che hanno materialmente "fatto" il Ponte: operai, ingegneri, saldatori, controllori di gestione, autisti, decine di categorie professionali che sono eccellenze italiane, apprezzate in tutto il mondo.
In scena, Mario Incudine, cantante e attore, che cura anche la mise en espace dello spettacolo, il mandolinista Manfredi Tumminello, Antonio Vasta, polistrumentista specializzato negli strumenti della tradizione popolare siciliana e il chitarrista Antonio Ricosta, sullo sfondo di video e di una playlist di canzoni della tradizione e della cultura recente italiana.
Lo spettacolo si dispiega oggi sull’arco di tre atti: un primo atto dedicato agli “artefici” del ponte, le mani operose di oltre cinquanta tipologie di professionisti e artigiani diversi, confluite nell’opera monumentale di ricostruzione, presentate sulle note di o’ Guarracino e de La storia di Francesco De Gregori; in sintesi: una carrellata dei rappresentanti delle competenze tecniche e dei lavori manuali di imprescindibile importanza. Un secondo atto è dedicato al “record dei notai”, dedicato al contributo dei 56 notai che hanno battuto il record dei primati del notariato riuscendo a consegnare per tempo le pratiche di tutela dall’esproprio ai cittadini residenti ai piedi del ponte, un racconto che si snoda sullo sfondo di musiche estratte da quella che, nell’ambiente forense, è nota come la “playlist dei notai”: Francesco De Gregori, Fabrizio De Andrè, Franco Battiato, Lodo e Lo Stato sociale, i Pinguini tattici nucleari, Achille Togliani, poi Roberto Vecchioni e Giorgio Gaber e Ivano Fossati, ma anche Zorro e Messico e nuvole per raccontare le ricerche degli aventi diritto fino all'altro capo dell'Oceano. Un terzo atto è intitolato, “Ponte di luce”, dal nome dell’idea di Renzo Piano: dove i suoni industriali - dal robowash che pulisce i vetri, ai sensori più moderni esistenti in questo settore dell'ingegneria civile si intrecciano alle colonne sonore di cartoni animati – come la canzone Ufo Robot, storica sigla di Goldrake - sullo sfondo di scene da film “cult”, che tutti possiamo ricordare, come la famosa “dai la cera, togli la cera" di Karate Kid, che contrappuntano con umorismo il ritmo del lavoro incessante immortalato in corso d’opera.
Un’opera “corale” che ritrae alla perfezione la grandezza di ciascun membro del grandioso coro di lavoratori coinvolti, fino all'omaggio a Paolo Micai, operatore e fotoreporter che fotografava e riprendeva il cantiere, ed è morto di Covid in un letto dell'ospedale San Martino di Genova. Lo spettacolo è un ulteriore omaggio della Fondazione Ansaldo-Gruppo Leonardo alla città di Genova nell’ambito della tradizione culturale e del legame storico della Fondazione con la città e il suo territorio.
Teatro ai Parchi, Villa Grimaldi Fassio
Mercoledì 21 luglio, ore 21:15
Ingresso libero fino a esaurimento posti
Per informazioni e prenotazioni: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Paolo Fizzarotti