Monteleone for President
Nei giorni scorsi mi sono divertito a spulciare nelle cronache delle votazioni per l'elezione del Presidente della Repubblica
le note che riguardavano i genovesi. Non ho trovato granché, perché tra i rappresentanti di casa nostra, non ci sono personaggi di rilievo.
Dei parlamentari è stato citato solo Andrea Orlando, emergente PD della Spezia. E' stato citato perché gli è spuntata sul volto una furtiva lacrima. Il kappao di Pierluigi Bersani l'ha sconvolto. E' uno degli uomini nuovi del Pd, si era parlato di lui come capogruppo alla Camera. Se Bersani l'avesse spuntata avrebbe avuto sicuramente un posto di rilievo nella nuova nomenklatura.
Orlando è anche l'unico ligure immortalato da "Striscia la notizia", intervistato dal "Vespone". Lo si vedeva sempre a fianco di Bersani. Logico che abbia pianto quando Bersani ha dovuto gettare la spugna. Pensavo che questo baldo rappresentante dei Giovani Turchi fosse costretto a fare un passo indietro e magari tornare nell'anonimato. Poi "Il Giornale" ha presentato le varie anime del Pd e vedo che Andrea Orlando è inserito nel "partito di Renzi". Segno che allora ci sa fare. Perché se è passato a tempi di record da Bersani a Renzi significa che ha la stoffa del politico di razza.
Ha avuto celebrità e titoli anche Claudio Burlando che ha fatto parte dei Grandi Elettori sicuramente grazie alla sua carica di Presidente della Regione Liguria. I giornali hanno parlato del nostro beneamato Governatore perché è stato lui - ovviamente su richiesta di Bersani - a telefonare in Africa a Romano Prodi per sondare la sua disponibilità alla candidatura. Del resto Burlando non aveva nascosto che il suo candidato era Prodi e che per la prima volta in quarant'anni di militanza aveva disobbedito e non aveva seguito le disposizioni: niente voto per Franco Marini nella prima votazione, scheda bianca nella seconda. "Il Giornale", edizione genovese diretta da Massimiliano Lussana, non gli ha riservato certo un trattamento di favore. Ha tirato in ballo la leggenda metropolitana che non porta fortuna e che era sorta quando Burlando era ministro dei Trasporti e ogni giorno c'era un incidente ferroviario. Il titolo dell'articolo di Diego Pistacchi è eloquente: "Il governatore ligure sempre sconfitto - TUTTI GLI UOMINI DEL PRESIDENTE CHE NON DIVENTANO PRESIDENTE - Ieri mattina Burlando aveva puntato su Rodotà, poi dopo l'accordo con Napolitano spiega: "Vedremo se potrà restare sei mesi o un anno". E la didascalia: "Il grande elettore-Claudio Burlando ha cercato di guidare il Pd durante l'elezione del capo dello Stato ma è stato spesso battuto". E il titolo interno del pezzo di Pistacchi: BURLANDO "PUNTA" SU RODOTA' E SUBITO SI SCEGLIE NAPOLITANO - Ancora una volta il governatore ligure appoggia un "cavallo perdente". E accetta la sconfitta: "Se volete essere cattivi con me, fate pure".
Ma nell'edizione genovese "Repubblica" annuncia che il Governatore della Liguria è più in sella che mai. Ava Zunino in anteprima: "BURLANDO SCENDE IN CAMPO A ROMA - "PARTITO A UNA SVOLTA, IO M'IMPEGNO" Avrà un incarico importante a Roma, ma non lascerà l'impegno a Genova - "Il Giornale" l'ha inserito nel "partito di Barca", dove c'è anche Sergio Cofferati.
Ma l'unico ligure ad avere foto personali sui giornali e il nome sul tabellone delle votazioni è il presidente del Consiglio Regionale Rosario Monteleone. Passerà alla storia della Repubblica perché alla quinta votazione ha preso ben 15 voti, solo 5 in meno di Giorgio Napolitano, che sbaraglierà poi il campo nella votazione successiva. Era seduto in prima fila e quindi si è visto benissimo che sono andati a complimentarsi con lui non solo il suo leader Pierferdinando Casini ma anche il cavalier Silvio Berlusconi.
Si sa che l'idea di far votare Monteleone dai centristi è di Lorenzo Cesa. Che aveva saputo che il grande elettore ligure era stato deriso nel Transatlantico. Il buon Rosario agli amici aveva confidato di essersi sentito "umiliato e offeso". E Cesa aveva ideato questa specie di risarcimento. Monteleone l'ha preso come regalo di compleanno (2 giorni prima ne aveva compiuto 55) e un po' come "riconoscimento del lavoro svolto per l'Udc".
Ma sono in tanti a credere che le foto sui giornali e i voti nell'urna siano dovuti a quello che i francesi chiamano "la phisique du role". E la stessa agenzia di stampa ne ha dato notizia così: "Ha preso 15 voti il Grande elettore, di nome e di fatto a causa della corporatura imponente,Rosario Monteleone"
Sicuramente un Presidente della Repubblica così avrebbe fatto notizia in tutto il mondo. E per Genova sarebbe stato un grande onore.
Elio Domeniconi