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Politica psicologia e ‘miracoli’

Susy De Martini

Mai come in vista di elezioni o referendum, i politici di ogni colore promettono miracoli di ogni genere e natura.

Chi ha più fantasia la spara più grossa. E allora da neuropsichiatra , e navigante nel mare della vita, il tema mi ha incuriosito e fatto riflettere.
Personalmente penso che tale percorso possa essere di interesse soprattutto per chi ha fede, proprio allo scopo di poter distinguere il vero e rarissimo prodigio da i purtroppo frequentissimi casi di strumentalizzazione, oltre che  dalle  patologie psichiche.
Nella storia del Cattolicesimo sono molto  frequenti le apparizioni di figure soprannaturali, nate anche da allucinazioni, e visioni, percepite da persone  in particolari situazioni emotive ma anche da intere folle suggestionate: emblematico il caso di Roma del 1948 alle Tre Fontane, quando migliaia di persone credettero di vedere l’immagine della  Madonna nelle macchie solari e votarono poi DC!
Inoltre è stato evidenziato, soprattutto da Fromm, che  più una persona si sente impotente e depressa, più tende a proiettare tutte le sue energie su di una figura  carismatica, sia essa di natura religiosa (il Papa), o laica, come un leader; Berlusconi, Renzi, Grillo, Trump, Putin? Alcuni storici e psicoanalisti spiegano in questo modo il  successo del nazismo o dello stalinismo: una  fuga di milioni di individui dalla libertà, che poco li gratificava, all’idolatria verso chi, in apparenza, sembrava poterne soddisfare i bisogni.
Ma che ne pensava Freud delle visioni e delle allucinazioni? Per il fondatore della psicoanalisi l’allucinazione è un momento di appagamento di un desiderio, che si manifesta appunto come allucinazione, cioè la visione di quanto in realtà non esiste, ma che noi vorremmo fortemente che esistesse: in questi casi gli organi di senso, vista e udito, funzionano in maniera invertita e cioè vengono controllati e influenzati  da quanto il cervello vuole credere! Per inciso, anche nell’innamoramento, a volte, succede.
Più divertente è l’analisi delle ‘apparizioni’ fatta dallo storico ed antropologo napoletano Alfonso Di Nola, che ne ha addirittura documentato ed analizzato l’utilizzazione a livello politico, a sostegno di particolari interessi economici o partitici.
Si parte dal 1846 con l’apparizione de La Salette, subito pubblicizzata in tutta Europa e che fu utilizzata quale antidoto clericale alla diffusione del Manifesto dei comunisti di Marx ed Engels!
Ma non si ferma qui Di Nola, e collega l’apparizione della Madonna di Lourdes a Bernadette nel 1858, alla lotta clericale contro il laicismo allora imperante.
E che dire della apparizione di Fatima del 1917, da lui definita ‘catastrofica’, che si costituiva come intervento Divino, mediato dalla Madonna, contro la rivoluzione d’ottobre?
Conclude il professore proprio con l’episodio di Roma del 1948, quella ‘apparizione’ delle Tre Fontane, con migliaia di persone che si illusero di vedere nel sole la Madonna, peraltro con gravi conseguenze per la retina danneggiata dalla troppo prolungata esposizione alla luce diretta del sole. Di Nola collega quell’episodio alla vita politica di allora e con la paventata vittoria delle sinistre nelle elezioni del 1948, che non avvenne più.
Coincidenze, caso? Non lo possiamo sapere, ma è interessante comunque ricordare  come il grande Anatole France definiva il Caso: “Il Caso è lo pseudonimo di Dio, quando non vuole firmare”
Che dire? Attendiamo ora di vedere a chi  si rivolgerà Renzi, premier di provata fede cattolica…

Susy De Martini

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