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La fine della Lega

La Lega Nord a Genova si sta sfasciando. E pensare che era nata proprio a Genova, per un'intuizione di Bruno Ravera

che si era poi unito a Umberto Bossi che aveva programmato qualcosa del genere in Lombardia. A Genova la Lega era diventata il primo partito, si aprivano sedi dappertutto. Sergio Castellaneta aveva sfiorato l'elezione a sindaco, battuto per un soffio da Beppe Pericu. Aveva rappresentanti sia alla Camera che al Senato. Oggi in Parlamento non c'è più nessuno. Stavolta non è riuscita a farsi eleggere neppure Sonia Viale. Che però ha fatto valere i suoi gradi defenestrando Edoardo Rixi che era diventato il numero uno. Rappresentava il volto nuovo dei "duri e puri". Ragazzo di buona famiglia. I suoi abitano nel castello di Pegli, in mezzo al mare. Sempre in giacca e cravatta. Mai una frase sopra le righe. Una laurea presa all'Università di Genova e non  in un ateneo dell'Albania. Onestà a prova di bomba.

Alla morte di Maurizio Balocchi era entrato in Parlamento, poi il partito gli aveva ricordato che la Lega punta ad ancorarsi sul territorio e lasciando il seggio a Montecitorio poteva far entrare un rappresentante della Spezia. Rixi aveva occupato il territorio a Genova, eletto sia in Comune (dove era stato il candidato sindaco) e in Regione. E in entrambe le istituzioni era capogruppo. Era perché gli è stato imposto di lasciare il ruolo di leader in Via Fieschi. Ha fatto sapere che la Viale voleva che lasciasse libero anche il posto a Tursi "per far lavorare un'altra persona" (Alessio Piana, che era in Consiglio Comunale prima di lui). Si è ribellato dicendo: "Questo non è da intendersi come un lavoro, basta prendere in giro gli elettori: io ho preso i voti e io li rappresento".

Quindi rimane al suo posto, nessuno può mandarlo via. Ma è un capogruppo per modo di dire, in Comune non ci sono altri leghisti. In Regione sono in tre e ora torna al comando Francesco Bruzzone, che era stato nemico giurato di Rixi e l'aveva anche battuto: sia nella lotta per la segreteria regionale, sia per il Comune dove l'aveva estromesso concentrando i voti sul suo fedelissimo Alessio Piana.

Edoardo Rixi (nella foto con Umberto Bossi) ha raccontato il suo siluramento con questo comunicato: "Oggi, a seguito di una raccomandata pervenutami dal segretario nazionale on. Sonia Viale, ho deciso di dimettermi da capogruppo della Lega Nord in Regione Liguria. Ringrazio tutti quanti mi hanno dato fiducia in questi anni e tutti i militanti della Lega per quanto hanno fatto, Io credo ancora in una Lega fatta da giovani e da militanti veri. Continuerò sempre e comunque a essere a disposizione di tutti".

E' quasi un commiato. Perché Rixi ha capito che il suo ciclo nella Lega è finito. E personalmente sono dell'avviso che, almeno a Genova, sia finita anche la Lega. Se questo è il rinnovamento annunciato da Roberto Maroni...

Elio Domeniconi

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