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L’illusione di Rixi

La Lega Nord a Genova è Edoardo Rixi. Solo Edoardo Rixi. In Comune c'è solo lui. In Regione è il capogruppo,

ma Francesco Bruzzone e Maurizio Torterolo (Savona) non si fanno notare.

Francesco Bruzzone ha sempre preso più voti di tutti, i cacciatori sono tutti per lui. Ma lui ormai ha perso ogni speranza di andare alla Camera. Vivacchia in Regione (è segretario del Consiglio) in attesa di godersi il lauto vitalizio, non pensa certo di tornare a lavorare in Comune con la qualifica di bidello. Quando Rixi in via Macaggi aveva incominciato al alzare la cresta, l'aveva messo subito a cuccia non facendolo entrare nemmeno in consiglio comunale, in Comune era andato il suo fedele segretario Alessio Piana.

Rixi aveva la fortuna di essere ripescato addirittura come deputato per la morte di Maurizio Balocchi. Ma poco dopo l'avevano convinto a lasciare il posto a Gian Carlo Di Vizia perché così anche il territorio di La Spezia sarebbe stato coperto. Gli è andato bene perché lui è saldo in Regione mentre Di Vizia non è stato rieletto, la Lega in Liguria non ha più parlamentari. E' stata trombata anche Sonia Viale.

A mettere kappao la Lega in Liguria è stato Francesco Belsito che era il vice di Balocchi come tesoriere. Belsito voleva sistemarsi, era stufo di abitare al Biscione. Aveva aderito a Forza Italia  ma era diventato solo il secondo autista di Alfredo Biondi (il primo era Lorenzo Zito che  poi ha finito la carriera in Provincia).

In Lega si era intrufolato bene. "Ma ho puntato su Milano e Roma”, mi confidava quando lo incontravo dal benzinaio di Boccadasse (dove faceva rifornimento per la sua Porsche Cayenne). A Genova sono "cattivi", io mi confronto solo con Umberto Bossi. Che l'aveva piazzato a Roma nella segreteria di Roberto Calderoli. Poi alla morte di Balocchi, era stato promosso addirittura sottosegretario.

A Rixi i personaggi del (cosiddetto) Cerchio Magico non piacevano proprio per niente. Ma Belsito figurava responsabile del Tigullio. Genova all'epoca era feudo di Bruzzone.

Bruzzone non parla ma sicuramente si è reso conto che la Lega è finita. Quando si è scoperto che i presunti "duri e puri" in realtà si comportavano come gli altri - se non peggio - è crollato il mito della Lega.

Nella scorsa legislatura erano stati eletti in Liguria oltre a Balocchi l'ex ministro Roberto Castelli, che ora si è ritirato e Guido Bonino a Savona mentre Giacomo Chiappori, sindaco di Diano Marina, era stato eletto fuori regione. Oggi non ci sono leghisti liguri né a Palazzo Madama né a Montecitorio.

Edoardo Rixi non si dà per vinto, aveva creduto nella Lega quando era ragazzo, continua a crederci adesso. Dice che bisogna tornare a radicarsi sul territorio e recuperare i leghisti che hanno votato Movimento 5 Stelle. Ma sembra un Don Chisciotte che lotta contro i mulini a vento. Il ciclo della Lega ormai è finito.

Elio Domeniconi

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