La sconfitta Di Rella
L'avvocato Elio (Aurelio) Di Rella Tomasi di Lampedusa, a lungo presidente dell'Ordine professionale,
ha perso la sua appassionata battaglia.
Prima delle elezioni aveva chiesto ai genovesi di non votare Beppe Grillo, raccontando la sua esperienza personale:
"Movimento Cinque Stelle e il voto: per diversi mesi ho guardato con simpatia il Movimento Cinque Stelle; mi sembrava portasse una ventata di novità non scevra da un pizzico di follia nel mondo ammorbato ed abbordante della politica. Pensavo fosse una piccola scheggia impazzita che poteva far collassare un sistema ormai giunto alla fase comatosa.
Il disgusto per la politica tradizionale, lo scontento generalizzato ed il diffuso qualunquismo, che sarebbe stato foriero di sviluppi positivi, se indirizzato verso fini giusti e condivisibili, possono portare in Parlamento a centinaia i candidati di Grillo, la maggior parte dei quali non appartiene alla società civile, a quel popolo che lavora ed è stanco delle vessazioni della casta politica, confindustriale e sindacale e riempie le piazze di Grillo, ma alla genia degli scansafatiche nullafacenti, dei contestatori incapaci di proposte costruttive, dei distruttori e degli incompetenti. Il programma del movimento è non solo utopico ma delirante ed espressione di una totale ignoranza dei problemi della collettività e delle regole non sovvertibili della società e dell'economia.
Un programma inattuabile affidato ad una banda di lazzaroni che mireranno (salvo lodevoli eccezioni) ad impregnare i loro sempre miseri portafogli e si terranno ben attaccati alla poltrona di parlamentare sino a vendersi a questo o quell'acquirente per non correre il rischio di perdere emolumenti mai sognati nella loro povera esistenza di emarginati.
Non cadete nell'errore nel quale stavo per cadere io: votate chi volete ma non votate Cinque Stelle."
Ma l'appello del nobile avvocato Elio Di Rella Tomasi di Lampedusa è rimasto inascoltato. I genovesi hanno votato per gli "emarginati" del ragionier Giuseppe Grillo.